Una vasta zona dell’hinterland milanese deve fare i conti con un’emergenza sanitaria assoluta: ecco la zona interessata e la soluzione temporanea studiata per i pazienti
Un film già visto, un’emergenza continua che colpisce un’intera zona dell’hinterland milanese e che costringe centinaia di famiglie e fare i conti con l’assenza di un medico di base. L’emergenza sanitaria che attanaglia l’intero Paese, sembra concentrarsi con maggiore forza nel capoluogo lombardo.
Ancora una volta, come già accaduto nelle scorse settimane, un’intera zona della città deve fare i conti con l’impossibilità di poter contare sulle prestazioni del cosiddetto medico di famiglia. Una figura fondamentale: soprattutto in queste settimane dove i casi di influenza sono in aumento e la popolazione deve fare i conti con i vari focolai, che le temperature instabili non fanno altro che aumentare.
Un problema che in Lombardia si è presentato con regolarità: soprattutto nell’ultimo anno. A maggio scorso due municipi (il settimo e l’ottavo) rimasero senza medici. Stessa situazione vissuta a Gorgonzola (che si è trovata a fare i conti con il pensionamento dell’unico medico a disposizione, che aveva in cura più di duemila famiglie), e nella zona di Milano Ovest, dove l’ambulatorio temporaneo che era stato realizzato per sopperire alla mancanza di medici di base e che nelle intenzioni delle autorità sanitarie sarebbe dovuto rimanere attivo per poche settimane, è stato invece sfruttato per quasi un anno.
Una situazione sempre più complicata, che ha portato cittadini e responsabili medici, a prendere posizione. “La mancanza di medici di famiglia è, un fenomeno tuttora in progressione, il picco non è stato ancora raggiunto: mancano all’appello almeno 5.500 medici di medicina generale e oltre il 50% di quelli attualmente operativi supera il massimale dei 1.500 assistiti, a scapito della qualità dell’assistenza offerta ai cittadini”, ha dichiarato nelle scorse settimane Stefano Celotto membro della Giunta Esecutiva Nazionale della Simg.
Purtroppo la situazione tende a peggiorare. Da oggi, più di mille e cinquecento persone si ritroveranno senza un importante punto di riferimento e dovranno fare i conti con l’assenza di un presidio medico, pronto ad intervenire in caso di necessità. Una carenza diventata ormai quasi un’abitudine e che porterà ancora una volta centinaia di famiglie a rivolgersi alle Asst di zona, chiamate ancora una volta a fare gli straordinari. L’ultimo caso si è vissuto a Cernusco sul Naviglio, un’importante cittadina della zona est di Milano. A cessare la sua attività è stato Valerio Nisi, medico di medicina generale molto conosciuto e apprezzato dalla cittadinanza. Che ora si è ritrovata improvvisamente senza un dottore.
Un particolare che accomuna diverse zone dell’hinterland milanese. Secondo un recente studio, circa una persona su sessanta, è infatti sprovvisto del medico di base: a causa della mancanza di un numero di dottori idoneo a ricoprire quel tipo di ruolo. Nello specifico, il dottor Nisi ha avvisato via whatsapp tutti i suoi pazienti. Che oltre a questa sgradita sorpresa, hanno dovuto fare i conti con un’altra brutta notizia: nella zona non sono stati trovati altri professionisti in grado di sostituire il dottore, andato in pensione. Tutti i medici che operano nella zona infatti, hanno raggiunto il tetto massimo di pazienti. Più di mille e cinquecento persone sono quindi rimaste senza medico.
La risposta dell’autorità sanitaria non si è fatta attendere: l’Asst competente di zona ha infatti attivato immediatamente un ambulatorio temporaneo. Un presidio al quale tutti i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi. La nuova struttura è sorta all’interno dell’Ospedale Uboldo, dove saranno presenti diversi medici a turno. Tutti i cittadini che si sono improvvisamente ritrovati senza medico di base, potranno accedere al nuovo ambulatorio provvisorio chiamando questi numeri: 3468509715 e 3426630973, contattabili anche via Whatsapp (con foto della tessera sanitaria). L’ambulatorio temporaneo resterà aperto per 6 giorni a ottobre, prima di capire se ci sarà la possibilità di trovare una sistemazione fissa ai pazienti. Le giornate di apertura sono mercoledì 8 (18-22), giovedì 9 (18-20), venerdì 17 (10-16), lunedì 20 (10-16), martedì 21 (18-22) e martedì 28 (18-22).