Jennifer Alcani, la tredicenne deceduta in un drammatico incidente stradale ad Abbadia Lariana, avrebbe lasciato casa di notte senza avvisare la madre, è scattata la querela per sottrazione di minore nei confronti dei due amici coinvolti
È ancora estremamente attuale il caso della morte di Jennifer Alcani, la 13enne deceduta lo scorso fine settimana a seguito di un drammatico incidente stradale.
Una storia estremamente drammatica: Jennifer è l’unica vittima dopo che l’auto, una BMW lanciata a 150 km/h si è schiantata sulla provinciale mentre due suoi amici realizzavano video da pubblicare sui social.
Jennifer Alcani, il dolore della famiglia
La 13enne è deceduta dopo sei giorni di ricovero in seguito dell’incidente avvenuto sulla provinciale 72 nei prssi di Abbadia Lariana. La giovane si trovava a bordo dell’auto guidata da un 22enne di Lecco sulla quale viaggiava anche un amico, un 19enne di Malgrate.
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Mentre i due ragazzi sono rimasti illesi, Jennifer è stata trasportata in condizioni critiche al reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Manzoni di Lecco, dove è morta dopo sei giorni di agonia.
La denuncia della madre di Jennifer
La madre della ragazza, Graziella Danca, ha deciso di sporgere querela contro i due giovani coinvolti nell’incidente, accusandoli di sottrazione di minore. Secondo quanto è emerso, Jennifer avrebbe lasciato la sua abitazione all’una di notte di nascosto, e senza avvisare la madre. Gli amici maggiorenni l’avrebbero convinta a unirsi a loro per un giro notturno nei locali della zona, prima che la tragica fatalità si verificasse.
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“La madre era affidataria unica della tredicenne – ha spiegato l’avvocato Marcello Perillo, il legale della famiglia – e sulla base all’articolo 574 del Codice Penale, che disciplina la sottrazione di minori, è punito chiunque allontani un minore di 14 anni senza il consenso del genitore esercente la responsabilità genitoriale. La querela era un passo necessario per permettere alla Procura di agire”.
La posizione dei due amici di Jennifer Alcani
Il 22enne, che era alla guida dell’auto, e il 19enne, proprietario del veicolo, sono entrambi destinatari della querela. Jennifer sarebbe uscita rispondendo agli inviti di quest’ultimo che le avrebbe inviato diversi messaggi sul telefonino invitandola a unirsi a loro quella notte. Un dettaglio che, secondo l’avvocato Perillo, costituisce uno degli elementi fondamentali per l’accusa.
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Al momento, la Procura sta valutando se procedere formalmente contro i due giovani, basandosi sulle circostanze dell’incidente e sull’accusa di sottrazione di minore. La legge prevede una pena da uno a tre anni di reclusione per chi si renda responsabile di questo reato penale.
I dettagli dell’articolo 574 del Codice Penale
“Quando si tratta di un minore sotto i 14 anni – ha precisato l’avvocato Perillo, non è possibile parlare di consenso. Per questo motivo, la querela è stata presentata, dato che Jennifer non avrebbe dovuto trovarsi fuori casa senza il permesso della madre”.
Il dramma della famiglia
La perdita di Jennifer ha gettato nella disperazione la madre, che ora cerca giustizia per la figlia. Oltre alla querela per sottrazione di minore, la famiglia aveva già chiesto provvedimenti urgenti contro il 22enne alla guida dell’auto, a causa della velocità elevata al momento dello schianto.
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La tragedia ha sollevato interrogativi su come i giovani coinvolti abbiano potuto trascurare le responsabilità nei confronti di una minorenne. In sede di indagine è stato anche rivelato che i giovani avevano appena postato sui propri social un video, sull’auto lanciata a tutta velocità.
L’indagine in corso
Sarà ora compito della Procura decidere se e come procedere contro i due giovani. Le indagini continueranno nei prossimi giorni per esaminare le dinamiche dell’incidente e la responsabilità dei ragazzi, sia nel comportamento alla guida dell’auto che nel convincere Jennifer a lasciare casa quella notte.