Giovanna Pedretti, si indaga per istigazione al suicidio. Le ultime 72 della ristoratrice prima di morire

In soli 3 giorni si scrive la vita e la morte di una donna: Giovanna Pedretti. Le ultime ore della ristoratrice che si è suicidata a causa dell’accanimento social su una ipotetica recensione fake. La risposta della figlia della donna 

Dopo il ritrovamento del corpo senza vita della 59enne lodigiana Giovanna Pedretti, sui social ora arriva la risposta della figlia Fiorina D’Avino che a 28 anni ha perso la madre che in appena 72 ore si è trovata risucchiata nel tragico vortice della gogna mediatica. La 28enne risponde a Selvaggia Lucarelli e al suo post: “Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.

giovanna pedretti
Giovanna Pedretti, le ultime ore di vita prima della morte (ansa) milano.cityrumors.it

La giornalista Lucarelli aveva scritto: “La coda del 2023 e l’inizio del 2024 insegnano una cosa sola e molto precisa: i social sono pericolosi. La cattiva informazione è pericolosa. La superficialità è pericolosa. La distanza tra l’altare e la polvere è un nanosecondo”. Tre giorni passano tra la mattina in cui la ristoratrice viene catapultata nelle cronache nazionali al pomeriggio in cui è stata trovata cadavere sulle sponde del fiume Lambro.

L’inizio della fine

Tutto ha inizio appena 5 giorni fa. E’ l’11 gennaio quando Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, pubblica sul profilo della sua pizzeria lo screenshot di una recensione piena di commenti omofobi e offensivi nei confronti dei disabili. Nella recensione “fake” del presunto cliente era riportato il suo disagio nel non essersi trovato bene seduto “di fianco a dei gay” e a “un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà”.

giovanna pedretti
Giovanna Pedretti, le ultime ore di vita prima della morte (ansa) milano.cityrumors.it

La titolare della pizzeria risponde garbatamente alle critiche ma con tono deciso, intimando al presunto cliente di non ritornare nel suo locale se questi erano i motivi, “bassezze umane”, come la stessa donna scrive nella sua risposta. In pochissime ore quello screenshot viene commentato e condiviso centinaia di volte. Un fiume di consensi invade la 59enne Giovanna tanto che la vicenda non passa inosservata alla stampa. Il giorno seguente, 12 gennaio, la notizia campeggia in ogni testata online arrivando ai telegiornali. Così quell’anonima ristoratrice diventa eroina delle diversità.

L’altra versione

Tutto inizia a cambiare quando lo chef e blogger, compagno della giornalsita Selvaggia Lucarelli, Loreno Biagiarelli, ospite fisso della trasmissione “È sempre mezzogiorno” di Antonella Clerici avanza alcuni dubbi pubblicando sui social lo screenshot della ristoratrice che, a suo dire, “sembra falso”: il font dello screenshot è diverso da quello usato su Google, e cosa più importante, il commento non è disponibile online.

Così Biagiarelli ipotizza che la recensione e la risposta della ristoratrice sia un’opera di marketing costruita ad hoc dalla stessa donna. S’insinua il dubbio. E il 13 gennaio arriva la la sciabolata mediatica direttamente dalla penna di Selvaggia Lucarelli che analizza il post del compagno Biagiarelli suggerendo che la recensione della titolare del locale altro non è che “un’operazione di marketing spacciata per eroica difesa di gay e disabili”.

Arriva la telefonata a Pedretti da parte di Biagiarelli per chiedere spiegazioni su quel commento non più online. Giovanna si difende. Lo stesso giorno davanti la pizzeria ci sono le telecamere del Tg3. La faccenda sfugge di mano e la donna non riesce più a dare una risposta alle domande insistenti di quel cronista.

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L’attacco

Nel giro di poche ore Giovanna non è più una paladina della giustizia. Le stesse fonti d’informazione che avevano acclamato la lodigiana ora insinuano il dubbio sulla veridicità della storia. Scatta la vera gogna mediatica e le gabbie dei leoni da tastiera vengono aperte. Infiniti i commenti negativi, gli insulti e le frasi d’odio comparsi sotto lo screenshot e le notizie che trattano la vicenda.

E’ un vero e proprio attacco alla donna che non trova pace e, anzi si accanisce sempre di più fino al giorno seguente quando Giovanna Pedretti, lodigiana di 59 anni, è stata trovata cadavere, morta suicida. La notizia colpisce come un pugno allo stomaco l’opinione pubblica. La folla che sul web prima loda la donna, il giorno seguente la distrugge e la castiga, oggi si dispiace per quella tremenda e “inaspettata” fine.

Dopo la notizia della morte di Giovanna, lo chef Lorenzo Biagiarelli non si presenta in trasmissione. La conduttrice Antonella Clerici abbozza una spiegazione al pubblico: “non c’è, per la vicenda di cronaca che lo ha coinvolto ma tornerà”. La compagna Selvaggia è sul piede di guerra e attacca parlando di una persona che “inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono”. E sulla morte di Giovanna Pedretti scrive che si sa “troppo poco dei pregressi, della storia personale. Come sempre, del resto”. La figlia della ristoratrice, finora in disparte, emerge con un’unica frase che racchiude tutto: “L’accanirsi è pericoloso”.

Istigazione al suicidio

La procura di Lodi ha appena aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio sulla morte di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano trovata cadavere domenica scorsa sulle sponde del fiume Lambro.

La 59enne, secondo le prime indagini, si sarebbe prima tagliata le vene in macchina e successivamente, si sarebbe gettata nelle acque del fiume. L’obiettivo della procura di Lodi ora è fare chiarezza sul drammatico evento disponendo l’autopsia sul corpo della donna che verrà effettuata a Pavia nei prossimi giorni.

Conseguentemente verranno svolti anche i dovuti accertamenti tecnici sul telefono e sul computer usato dalla 59enne, mentre sono già stati sentiti familiari e conoscenti per comprendere cosa possa averla spinta a commettere un gesto così estremo.

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