Hanna Herasimckyk non sarebbe morta per cause naturali. Dopo l’autopsia svolta sul cadavere dell’ex ballerina di night lo scenario sulle cause del decesso cambiano drasticamente, potrebbe essere stata uccisa
Secondo il primo esito dell’esame autoptico eseguito sul cadavere della 46enne, Hanna Herasmickyk, ex ballerina di night, sarebbe morta per soffocamento. L’esito getta altre inquietanti ombre sul caso che, sin da subito, aveva lasciato pensare ad un giallo e che oggi, alla luce dei nuovi elementi, confermerebbe un altro scenario.
Si potrebbe parlare più di un omicidio che di una morte avvenuta per cause naturali. L’esame sul corpo della 46enne, nata in Bielorussia il 26 gennaio 1978 e residente a Pozzuolo Martesana, seppur da una svolta alle indagini non ha sciolto tutti i dubbi. Per avere un quadro più esaustivo della situazione, bisogna aspettare l’esito dei test tossicologici, previsto per le prossime ore.
I test tossicologici
Gli esami tossicologici attesi serviranno agli inquirenti per escludere – in caso l’esito sia positivo – che il soffocamento sia stato provocato da un abuso di farmaci o stupefacenti o da altre cause escludendo così il coinvolgimento di altre persone. Ma se i risultati fossero negativi, l’indagine si sposterebbe definitivamente sul soffocamento meccanico, ovvero provocato da qualcuno.
La versione del marito di Hanna
Il corpo senza vita di Hanna è stato ritrovato in casa giovedì scorso, secondo quanto riferito dal marito della ballerina, il 43enne polacco K.D. autotrasportatore, intorno alle 5 di mattina quando l’uomo fa rientro nell’appartamento in via del Citra 5/B a Pozzuolo Martesana (Milano).
L’uomo trova il corpo senza vita della moglie steso sul pavimento in corridoio. Da lì la chiamata al 112 per chiedere l’intervento dei sanitari di Areu, che giunti nell’abitazione della coppia di coniugi, non possono fare altro che constatarne la morte. La prima ispezione del medico legale sul cadavere di Hanna ipotizza che la morte sia avvenuta diverse ore prima.
Mentre i carabinieri della Tenenza di Cassano d’Adda e i colleghi del Nucleo investigativo di Milano avviano i primi accertamenti sul caso, il 43enne polacco agli uomini dell’Arma racconta di una lite con la moglie avvenuta due giorni prima, ovvero il martedì precedente, nonché dei due giorni seguenti passati lontano da casa, fino al ritrovamento del corpo all’alba di quel giorno quando il 43enne fa rientro nell’appartamento.
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Nessun indagato
Il marito dell’ex ballerina 46enne spiega il rapporto con la moglie che, negli ultimi tempi, si era affievolito di molto. Secondo quanto emerso dagli archivi delle forze dell’ordine spuntano alcuni interventi per liti domestiche, mai seguiti però da denunce da parte della donna, con un passato da ballerina di night e un presente da badante.
Nel registro degli indagati, al momento, non ci sono iscritti. Gli investigatori dell’Arma continuano nelle indagini e stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni della coppia, in modo di trovare riscontri alla testimonianza rilasciata dal marito di Hanna e per capire con esattezza quando sia morta la 46enne.
Sul cadavere sono stati trovati alcune ecchimosi, che però – è dovere di cronaca specificare – potrebbero risalire a tempo addietro, nonché un taglio cicatrizzato su un braccio. Nel frattempo dai rilievi in casa eseguiti dalla sezione Investigazioni scientifiche l’appartamento fotografato era in disordine ma non tanto da far ipotizzare ad una pesante discussione degenerata in un’aggressione mortale. Al momento rimane il mistero da risolvere.
