Garlasco, clamoroso sviluppo: blitz all’alba e accusa di corruzione in atti giudiziari per l’ex Procuratore che archiviò l’indagine su Andrea Sempio
Una tempesta giudiziaria si abbatte sul caso Garlasco. Nel giorno in cui si attende una svolta sulle nuove prove nel delitto di Chiara Poggi, emerge una notizia clamorosa che getta un’ombra sull’integrità della giustizia.
Dalle prime luci dell’alba, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno dato il via a un blitz con numerose perquisizioni, puntando dritto ai vertici dell’inchiesta del 2017 che aveva prosciolto Andrea Sempio, noto per essere stato un amico della vittima.
Il cuore dello scandalo è l’accusa di corruzione in atti giudiziari, un reato contestato all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Venditti è il magistrato che nel 2017 ha firmato l’archiviazione dell’indagine che vedeva coinvolto Sempio. Ma l’inchiesta, coordinata dalla Procura di Brescia (competente a indagare sui magistrati del distretto di Milano), ha allargato il raggio d’azione.
Le perquisizioni, infatti, hanno interessato non solo l’abitazione dell’ex Procuratore, ma anche quelle di alcuni familiari di Andrea Sempio — zii e genitori — e di due ex Carabinieri in servizio all’epoca dei fatti. Gli investigatori sono sulle tracce di qualcosa di molto più grande di una semplice negligenza.
Secondo le prime e clamorose indiscrezioni, gli inquirenti stanno seguendo i flussi di denaro che sarebbero stati versati dai familiari di Sempio per ottenere, di fatto, l’archiviazione dell’indagine a suo carico.
Un’ipotesi che, se confermata, riscriverebbe la storia giudiziaria di uno dei casi di cronaca nera più discussi d’Italia, insinuando il sospetto che l’inchiesta sia stata “comprata”.
Ciò che rende questa notizia ancora più esplosiva è la tempistica. Il blitz è scattato proprio nel giorno in cui è previsto l’incidente probatorio sulle presunte nuove prove, in particolare impronte, emerse nell’indagine. Una coincidenza che sembra quasi una sceneggiatura, ma che è la cruda realtà .
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L’operazione ha riportato il caso Garlasco al centro dell’attenzione nazionale, trasformando un cold case in un potenziale scandalo giudiziario. L’ombra della corruzione sul sistema di giustizia innesca un interrogativo drammatico: la verità sulla morte di Chiara Poggi è stata nascosta dietro un flusso di denaro? La Procura di Brescia è al lavoro per dare una risposta definitiva a una domanda che, se confermata, sarebbe davvero clamorosa.