Fedez denuncia Selvaggia Lucarelli. Per la Corte il termine usato dalla giornalista è reato sui social

Selvaggia Lucarelli l’aveva apostrofato come “Bimbominkia” dopo il video della litigata tra Fedez e il suo socio Luis Sal. Il rapper querela la giornalista e per la Cassazione c’è il reato. Si va a processo

Tutto è nato dopo il video diventato virale sui social in cui Luis Sal beffeggiava l’allora socio Fedez dopo che questo ultimo lo aveva scaricato dal podcast “Muschio Selvaggio”. Luis aveva detto in quell’occasione al rapper: “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”. Fedez gli aveva risposto a tono. E sembrava essere terminata lì la discussione.

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Fedez denuncia Selvaggia Lucarelli, per la cassazione la parola usata dalla giornalista sul web è reato (@instagram) milano.cityrumors.it

Ma ora, dopo tempo quel video porta ancora con sé degli strascichi. Selvaggia Lucarelli ha commentato il video dei due, dando a Fedez del “Bimbominkia” e lui ha risposto denunciandola. Non è la prima volta che il cantante querela qualcuno ma questa volta per la Procura di Milano il caso non può essere archiviato.

Cassazione: “Dare del bimbominkia è un reato”

La Procura di Milano si appresta a chiudere le indagini sulla vicenda che vede coinvolti Fedez e Selvaggia Lucarelli tenendo conto della recente sentenza dell’8 aprile del 2022 della Cassazione che conferma che dare del “bimbominkia” a qualcuno è diventato un reato: diffamazione aggravata.

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Fedez denuncia Selvaggia Lucarelli, per la cassazione la parola usata dalla giornalista sul web è reato (@instagram) milano.cityrumors.

Per i giudici della Corte, il termine in sé è una diffamazione perché sta a significare “persona con un quoziente intellettivo limitato”. Così “bimbominkia” diventa a tutti gli effetti un reato,  aggravato poi dall’utilizzo del social network, che ne amplifica l’offensività della stessa parola a livello globale. Dunque, dopo la denuncia del rapper, ora la Lucarelli rischia di finire a processo con la pesante accusa.

Come aveva descritto Fedez

In un post sui social la giornalista Selvaggia Lucarelli aveva scritto diverse cose su Fedez commentando l’esilarante video tra i due. Tra le altre, aveva descritto il rapper come una “falena che ha bisogno di luce altrui”. Ma non si era fermata alla lieve offesa, la Lucarelli aveva continuato dicendo:

“A parte che questa roba (il video di Luis Sal) rasenta la genialità per lo stile con cui è stata realizzata, vorrei fare alcune osservazioni: mentre Fedez ha fatto un video mezzo piagnucolante tentando di passare come al solito per vittima di malvagità altrui, Luis ha usato intelligenza e ironia confermando la sensazione comune su chi tra i due fosse quello intelligente in Muschio Selvaggio.

Poi, conclude la giornalista, come riporta anche il Giorno: “Luis Sal è il primo ex collaboratore ed ex amico di Fedez che dopo la solita dinamica di liti e rancori con cui finiscono tutti i rapporti di Fedez, anziché scomparire con la coda tra le gambe, affronta il Bimbomikia frontalmente, con un certo coraggio”.

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L’attacco di Selvaggia Lucarelli alla Ferragni

La giornalista solo ieri aveva pubblicato un suo articolo sul Fatto Quotidiano sul social “X” dove denunciava la “fasulla” beneficienza dell’influencer Chiara Ferragni, finita sotto i riflettori per il caso del Pandora Gate. Ma quello che Selvaggia Lucarelli tiene a sottolineare è un altro “caso” strano, quello delle Uova di Pasqua.

La giornalista solleva dubbi su altre pratiche commerciali associate alla beneficenza dell’influencer. “Sul Fatto scrivo di come la promozione delle uova di Pasqua benefiche di Chiara Ferragni nel 2021 e 2022 abbia seguito lo stesso schema, altro che errore di comunicazione. Lei ha percepito cachet di 500 e 700 000 euro e Dolci preziosi ha donato 12 e 24 000 euro. Ferragni ha promosso le uova dicendo che lei e Dolci preziosi sostenevano i Bambini delle fate, ma di fatto era una fruttuosa operazione commerciale”.

“Dopo alcune telefonate per approfondire il tema uova avvenute ieri (lunedì 18 dicembre ndr), i vecchi post di promozione delle uova pasquali sulla pagina Instagram di Ferragni sono velocemente spariti. Alcuni di questi io e altre persone li avevamo fortunatamente salvati il giorno prima. Chiara Ferragni sapeva almeno dal 2021 che i giornali riportavano grosse inesattezze sull’operazione e che la facevano passare per benefattrice che non era. Ma “l’errore di comunicazione” era funzionale proprio a questo, a generare l’equivoco. Lei guadagnava e passava pure per buona”.

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