Clan tra gli ultras di Milan e Inter: perché si fanno i nomi di Fedez e Salvini

Qual è il rapporto tra Fedez e gli ultras del Milan arrestati oggi, lunedì 30 settembre, nel maxi blitz della Polizia a Milano. Solo fino a poche ore fa il rapper era in loro compagnia

Tra gli ultras arrestati stamattina, lunedì 30 settembre, durante la maxi retata della Polizia e della Guardia di Finanza di Milano che ha azzerato le due tifoserie ultras di Inter e Milan ci sono anche due nomi che in qualche modo si collegano al mondo della musica e della politica e a un vecchio pestaggio andato in scena proprio sotto il cielo del capoluogo Lombardo.

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Clan tra gli ultras di Milan e Inter: perché si fanno i nomi di Fedez e Salvini – (@tiktok) milano.cityrumors.it

Parliamo di Fedez, Christian Rosiello, 41enne bodyguard del rapper, e Luca Lucci, capo ultras storico della curva Sud vicino, vicino al leghista Matteo Salvini. Da specificare che sia il rapper che il politico sono estranei all’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Milano in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto infiltrazioni mafiose all’interno delle due tifoserie di Milan e Inter.

Fedez e gli intrecci con gli ultras del Milan

Sia il 35enne Ismail Hagag, noto come “Alex Cologno”, e Christian Rosiello, 41 anni sono entrambi due facce note della “casa” dei Banditi di Luca Lucci, entrambi due storici ultras del Milan. Ma da qualche tempo, ambedue, Rosiello soprattutto, sono vicinissimi al rapper Fedez.

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Clan tra gli ultras di Milan e Inter: perché si fanno i nomi di Fedez e Salvini – (@tiktok) milano.cityrumors.it

Solo qualche ora fa, prima del blitz degli agenti della Polizia a Milano, proprio Christian Rosiello – che si occupa della sicurezza del cantante – e “Alex” erano proprio insieme a Fedez a Parigi per la Fashion week. Non mancano stories insieme, video e fotografie postate sul social tiktok del trio sorridente. Poi l’arresto degli ultras.

E non è la prima volta che la strada di Fedez si incrocia con quella degli ultras del Milan, il cui direttivo ora è stato totalmente azzerato dall’inchiesta della Procura meneghina dopo la scoperta di un’associazione a delinquere nelle due curve di Milan e Inter per la gestione di parcheggi, biglietti e servizi di beverage presso lo stadio Meazza.

Infatti, lo scorso maggio Fedez e la sua guardia del corpo, il 41enne Christian Rosiello, erano rimasti coinvolti nel pestaggio del personal trainer dei vip Cristiano Iovino, picchiato sotto il suo appartamento di via Marco Ulpio Traiano. A colpirlo erano stati diversi soggetti scesi da un van nero. Il motivo di quel blitz era una lite avvenuta poco prima all’interno di una discoteca tra Iovino e il rapper di Rozzano. E  dalle indagini di allora era emerso che in quei minuti ci fossero stati contatti tra esponenti delle due curve per capire cosa fosse successo e cosa ci fosse dietro la brutale aggressione a Cristiano Iovino.

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Il rapporto con Luca Lucci

Nelle carte dell’inchiesta emergono i rapporti, non solo tra il rapper e il suo bodyguard ma ci sono anche approcci diretti tra l’artista e Luca Lucci, capo indiscusso della curva Sud.

La prima occasione è stata il lancio della bevanda creata da Fedez insieme al collega Lazza, anche quest’ultimo da sempre vicino agli ultras del Milan. In ultimo, seppur non se ne farà poi nulla, c’è anche la questione “chiacchierata” per acquistare l’Old Fashion.

 

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