Prima l’agguato con minacce e insulti, poi le botte. Vittime dell’aggressione avvenuta nella zona della movida milanese un gruppo di nove studenti universitari. A colpire una baby gang composta da 10 ragazze
Hanno agito per il puro gusto di aggredire. Nessuna motivazione alla base dell’agguato avvenuto sui Navigli a Milano a un gruppo di nove studenti universitari. La baby gang al femminile ha prima avvicinato i giovani ragazzi poi, dopo le prime minacce e i primi insulti, sono partite le botte.
La violenta aggressione non è partita con la finalità di rubare un cellulare o altro, come spesso accade in quella zona, ma solo per il gusto di un divertimento perverso e rabbioso. Il fatto è avvenuto in Ripa di Porta Ticinese. Una delle dieci ragazze della banda ha avvicinato il gruppo di studenti ponendo loro una sola domanda: “Volete fare a botte?”.
A raccontare il drammatico fatto sono i 9 ragazzi universitari, vittime della baby gang al femminile che tra la notte di venerdì e sabato scorsi ha agito con violenza nella zona della movida milanese. Prima l’avvicinamento di una delle 10 teppiste appartenenti alla gang che lancia la provocazione agli studenti: “Volete fare a botte?”.
Poi, sempre la stessa ragazza afferra uno dei giovani ragazzi per il cappuccio della felpa. A questo punto intervengono le altre del gruppo, alcune di queste hanno in mano cocci di bottiglia. Partono calci, pugni e schiaffi. Da poco è scattata la mezzanotte e il gruppetto di studenti universitari, di rientro dopo una cena sui Navigli, si sono trovati accerchiati daIla baby gang.
Inizialmente le vittime hanno cercato di mediare alle provocazioni ricevute dalla “capo” della gang ma il tentativo non è andato a buon fine poiché le ragazzine hanno continuato con il solo scopo di far male ai nove studenti. Quando il 19enne che era con il gruppo universitario ha spinto la ragazza che gli si era scagliata contro, questa per effetto domino, ha colpito le sue compagne che si trovavano dietro di lei.
In pochissimo tempo arrivano anche altri 3 ragazzi, amici, molto probabilmente delle ragazze della baby gang. Questi si sono uniti alla rissa colpendo gli studenti. Il 19enne che aveva cercato di allontanare la giovane è stato preso di mira con pugni e calci al volto da uno dei tre sopraggiunti in aiuto alle 10 ragazze, spaccando allo studente il sopracciglio destro.
Ma l’aggressione non termina lì. I nove studenti provano a scappare, anche se il 19enne, nel frattempo viene nuovamente raggiunto da uno dei tre amici della gang che, prima di fuggire via gli spruzza in faccia lo spray al peperoncino.
LEGGI ANCHE: >>> 15 mesi in carcere da innocente: accusato di violenza sessuale sul treno Milano-Varese. Chiesto maxi risarcimento
LEGGI ANCHE: >>> Il Paradiso delle signore, arriva lo spoiler di Gloria Radulescu: “Marta ha…”
Gli studenti sono, infine, riusciti a scappare e a trovare rifugio in una gelateria. Da qui, impauriti e scossi per l’aggressione subita, hanno allertato i carabinieri. Il genitore di uno delle vittime, come riporta questa mattina l’edizione locale del Corriere della Sera, ha raccontato: “Mio figlio non voleva sporgere denuncia. Gli ho spiegato che invece era importante farlo”.
Poi il genitore conclude dicendo: “Se capitano queste cose, bisogna farsi parte attiva per migliorarla. I ragazzi non hanno la nostra esperienza; siamo noi in primis che dobbiamo impegnarci. Spero che gli autori vengano trovati”.