L’Olimpia Milano cade anche in gara 4 di semifinale contro la Virtus Bologna, che conquista la finale Scudetto 2025 con il punteggio di 84-78 e chiude la serie sul 3-1. Non bastano i 30 punti di Mirotic: Shengelia e Cordinier firmano l’impresa al Forum.
Serviva una impresa all’Olimpia Milano per poi cercarne un’altra, in gara 5, ma a conferma di una stagione incostante nel corso della quale i valori della squadra di Ettore Messina sono stati incostanti, arriva un’altra sconfitta, stavolta decisiva e senza ulteriori appelli.
Dopo tre scudetti consecutivi, la squadra di Ettore Messina viene eliminata dalla Virtus Segafredo Bologna, che si impone 84-78 in gara 4 e chiude la serie sul 3-1.
Una sconfitta pesante, che arriva davanti al pubblico di casa, in una serata amara nonostante una prestazione monumentale di Nikola Mirotic, autore di 30 punti con percentuali altissime.
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La Virtus, priva di Clyburn e Polonara, sfodera una prestazione di grande cuore e intensità, guidata da un maestoso Toko Shengelia (25 punti e 10 rimbalzi) e da un Cordinier decisivo soprattutto nel finale del match. La squadra di Dusko Ivanovic approda così alla sua quinta finale Scudetto consecutiva, dove affronterà un po’ a sorpresa la Germani Brescia, vittoriosa con tre partite su Trapani.
La partita di casa apre con un quintetto modificato per Messina, che sceglie Bolmaro al posto di Brooks. L’approccio dell’Olimpia Milano è efficace: Mirotic e LeDay realizzano 16 dei primi 18 punti della squadra, mentre la Virtus fatica a prendere ritmo. Dopo una schiacciata di Bolmaro e una tripla di Brooks, il punteggio vola sul 29-19, massimo vantaggio milanese nella prima frazione.
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L’inerzia sembra nelle mani dei padroni di casa, che vanno anche a +12 nel secondo quarto in quello che resta il miglior momento dei biancorossi. Ma la Virtus Bologna non si scompone, anzi risponde con un break 18-5 grazie alla verve di Shengelia e a una tripla importante di Taylor. A riportare avanti l’Olimpia ci pensano Shields e Mirotic con due triple, ma all’intervallo il vantaggio è risicato: 44-42.
Nella ripresa la sfida cambia volto. Bologna alza l’intensità difensiva, mentre l’attacco milanese inizia a incepparsi. Pajola infila la sua prima tripla della serie, Zizic e Diouf danno sostanza sotto canestro e la Virtus sorpassa, chiudendo il terzo quarto avanti 65-59.
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L’Olimpia Milano si affida ancora una volta a Mirotic, che tiene in piedi la squadra con canestri di pura classe. Bolmaro e Shields provano a supportarlo, e sul 71-70 sembra possibile un nuovo sorpasso. Ma la Virtus ha più lucidità e più energia: Cordinier piazza un’altra tripla pesantissima, Shengelia segna dal mid-range e poi, con 20 secondi sul cronometro, vola in contropiede per la schiacciata del +6.
L’ultimo canestro della serata assume un valore simbolico. Shengelia, già protagonista assoluto, chiude la gara con una schiacciata di forza che zittisce il Forum e lancia la Virtus Bologna in finale. Una fotografia nitida del dominio bolognese in questa semifinale. L’Olimpia Milano non segna più, perde palloni cruciali, e si arrende alla determinazione degli avversari.
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Il pubblico biancorosso un po’ sciama deluso fuori dal Forum ma in gran parte resta ad applaudire una squadra capace comunque di aprire un ciclo importante che oggi, tuttavia, sembra arrivato alla sua conclusione.
“Abbiamo perso perché loro sono stati più squadra di noi – ammette Ettore Messina – ma non tutto è da buttare, bisogna ripartire da chi ha dimostrato di meritare fiducia”. Parole che ammettono una fase di riflessione nella quadra milanese.
Per l’Olimpia Milano si chiude una stagione senza trofei. Fuori dalla corsa scudetto e fuori anche dai play-in di Eurolega, il bilancio non può che far riflettere. Ci sono anche dei fischi da parte del pubblico al termine della gara che non risparmiano nessuno, ma dalla società filtra la volontà di confermare Ettore Messina.
La Virtus conquista così il pass per la finale, la quinta consecutiva. Una vittoria costruita con la difesa, con il carattere, e con la capacità di reagire anche nei momenti di difficoltà.
“Abbiamo fatto qualcosa di grande – dice Dusko Ivanovic – senza alcuni dei nostri migliori giocatori, ma con il cuore di tutti”.
Shengelia, autentico MVP non della partita decisiva ma dell’intera serie aggiunge…: “Vincere a Milano due volte non è facile. Ma questa squadra non molla mai. Volevamo la finale e ce la siamo presa”.
Olimpia Milano-Virtus Bologna 78-84
Olimpia Milano: Mirotic 30, Shields 15, Brooks 9, Bolmaro 6, LeDay 8, Mannion 5, Diop 2, Causeur 1, Tonut 2, Ricci, Flaccadori, Caruso n.e.
All. Messina
Virtus Bologna: Shengelia 25, Cordinier 14, Diouf 10, Belinelli 7, Hackett 6, Zizic 8, Morgan 5, Taylor 6, Pajola 3, Accorsi n.e, Akele
All. Ivanovic