Cristian Chivu è il nuovo allenatore dell’Inter: dopo il no del Como per Fabregas, i nerazzurri virano sull’ex difensore che negli ultimi mesi ha diretto il Parma. Contratto biennale e debutto fissato nell’imminente Mondiale per Club.
L’Inter ha deciso: sarà Cristian Chivu a guidare la squadra nella stagione 2025/2026. Dopo l’addio di Simone Inzaghi – per due anni in Arabia con l’Al Hilal a 25 milioni di euro di ingaggio all’anno, e una serie di valutazioni tecniche – la società nerazzurra ha scelto di puntare su una figura interna, profondamente legata ai colori del club.
L’allenatore ha avuto oggi un ultimo incontro per definire i dettagli del suo accordo che lo legherà alla società nerazzurra per due anni.
L’ex difensore romeno, campione del Triplete 2010 con Mourinho e già allenatore della Primavera, ha accettato l’incarico con entusiasmo, firmando un contratto biennale. In passato si era già parlato di lui sulla panchina maggiore dell’Inter. Ma la società aveva poi deciso diversamente e per Chivu la gavetta è proseguita con l’esordio in Serie A sulla panchina del Parma, al posto dell’esonerato Pecchia, conquistando una salvezza non comoda e tutt’altro che certa
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Una decisione che arriva al termine di giorni intensi di riflessione che si sono sbloccati definitivamente ieri dopo che la società aveva preso in considerazione diversi nomi, tra cui anche quello di Cesc Fabregas, bloccato però dal Como. Tra le voci anche quella di Patrick Vieira, quest’anno al Genoa e addirittura di un possibile ritorno di Mourinho. Ora l’Inter si prepara a una nuova fase, anche sostenibile da un punto di vista economico.
Con l’addio di Simone Inzaghi, ufficializzato subito dopo la pesante sconfitta per 5-0 contro il PSG nella finale di Champions League, l’Inter ha aperto un nuovo ciclo tecnico. Inzaghi lascia dopo quattro stagioni in cui ha conquistato due Coppe Italia, tre Supercoppe e una finale di Champions nel 2023, ma chiude senza trofei nell’ultima annata. Il tecnico ha firmato con l’Al Hilal, in Arabia Saudita.
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La dirigenza nerazzurra ha sondato diversi profili: il primo nome in cima alla lista era Cesc Fabregas, apprezzato per le sue idee moderne e per la brillante salvezza ottenuta con il Como. Ma il club lariano si è opposto a ogni trattativa. “Fabregas non è mai stato sul mercato”, ha dichiarato il DG Ludi, chiudendo ogni spiraglio.
Un altro candidato era Patrick Vieira, ma anche in questo caso le trattative si sono arenate. A quel punto l’Inter ha virato su una soluzione interna, affidandosi alla conoscenza e alla continuità rappresentata da Chivu, che in passato ha collaborato molto con Simone Inzaghi che avrebbe personalmente caldeggiato alla società questa soluzione.
Cristian Chivu, 44 anni, torna da protagonista sulla panchina nerazzurra dopo aver maturato un percorso da tecnico nelle giovanili. Ha allenato tutte le categorie del settore giovanile, fino alla Primavera, con cui ha vinto uno scudetto nel 2022. Per lui si tratta del debutto assoluto da allenatore in Serie A, ma gode della stima totale dell’ambiente.
Accanto a Chivu ci sarà uno staff definito in queste ore. Il primo nome certo è quello di Angelo Palombo, ex capitano della Sampdoria, scelto come vice allenatore. Una figura esperta, con un passato da mediano e una buona conoscenza del calcio italiano. A completare il team ci saranno anche alcuni fedelissimi dello staff giovanile, come Andrea Raggi (preparatore atletico) e Marco Sala (analista video).
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La decisione di integrare competenze diverse, tra esperienza e modernità, è parte del progetto delineato dalla dirigenza. La missione è chiara: valorizzare la rosa, integrare i giovani più promettenti e restare competitivi su tutti i fronti.
Tra i primi a commentare la scelta dell’Inter c’è Andrea Ranocchia, ex difensore e oggi opinionista: “Cristian è l’uomo giusto per questo momento. Conosce la società, ha carisma, e con i giovani ha sempre avuto un grande impatto. È stato un compagno straordinario, e sono certo che farà bene anche da allenatore”.
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Anche altri ex compagni, come Stankovic e Cambiasso, avrebbero manifestato il loro sostegno alla nomina del romeno. L’idea che si respira attorno all’Inter è quella di una scelta coerente, radicata nella storia recente del club.
Il primo impegno ufficiale di Chivu sarà il Mondiale per Club negli Stati Uniti, con l’Inter attesa all’esordio il 17 giugno contro i messicani del Monterrey. Un banco di prova immediato e complicato, con il rischio di trovarsi subito a giocarsi molto in termini di reputazione e risultati.
Il club punta molto su questa competizione anche per motivi economici: la sola partecipazione vale 50 milioni di euro. Per Chivu, oggi in sede per definire i dettagli del suo contratto che lo legherà ai nerazzurri per due anni sarà un debutto internazionale di grande peso.
La nomina di Chivu potrebbe avere effetti anche sulle strategie di mercato. La società sta valutando diversi innesti a centrocampo e in attacco, ma una delle priorità sarà decidere il futuro di alcuni giovani: Bisseck, Carboni e Akinsanmiro, che Chivu conosce benissimo per averli già allenati.
In uscita resta calda la pista che porta Dumfries in Premier League, Arnautovic sembra destinato al Genoa, mentre si lavora ai rinnovi di Barella e Lautaro Martinez. Il tecnico romeno avrà voce in capitolo, ma si affiderà soprattutto alle scelte condivise con Marotta e Ausilio.