La sconfitta del Milan contro il Napoli (0-2) precipita la squadra rossonera a 11 punti dalla capolista e apre un nuovo momento di crisi in un campionato che non decolla e che preoccupa sempre di più i tifosi
Il campionato del Milan, cominciato in modo difficile, sta entrando in uno dei suoi momenti più critici, accentuato dalla recente sconfitta casalinga di ieri contro il Napoli.
Il match, un secco 0-2, ha visto i rossoneri subire le reti di Lukaku e Kvaratskhelia nel primo tempo senza mai riuscire a reagire in maniera efficace.
Non è solo la sconfitta a preoccupare i tifosi quanto piuttosto l’incapacità della squadra di tenere testa agli avversari nei momenti chiave, segnale di una crisi che sta assumendo contorni sempre più preoccupanti.
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Uno dei punti più discussi dopo la sconfitta è stato il tema delle assenze: Theo Hernandez e Reijnders, solo per citare gli squalificati sono una cauta attenuante. Ma la rosa del Milan ha dimostrato di avere valide alternative che Fonseca ha preferito lasciare in panchina: Leao, Chukwueze e Pulisic, tutti fuori per un turno off. E anche con queste attenuanti, la distanza dalla vetta inizia a essere difficile da ignorare: i rossoneri ora si trovano a -11 dal Napoli capolista a fine ottobre, un distacco che sembra già compromettente.
L’allenatore Paulo Fonseca, al termine della partita, ha sottolineato come l’assenza di giocatori chiave abbia influito sulle dinamiche in campo: “Le assenze sono solo uno degli aspetti di questa sconfitta della quale l’unico responsabile sono esclusivamente io. Sicuramente ci sono stati errori sui due gol incassati, ma la reazione mi è piaciuta. Abbiamo giocato, creato occasioni”.
Frasi per la verità che suonano molto di circostanza di fronte a una insofferenza da parte dei tifosi che cresce in modo preoccupante.
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Quanto alla lotta scudetto Fonseca resta ottimista: “Se vogliamo pensarci dobbiamo migliorare sotto l’aspetto del gioco, delle prestazioni individuali e di squadra e dei risultati. Ma non ho mai visto nessuno dire che lo scudetto è perso dopo appena nove giornate…” dice il tecnico portoghese del Milan.
: molti di loro ritengono che il Milan avrebbe comunque potuto e dovuto fare di più. L’ingresso tardivo di Pulisic e le scelte discutibili nella formazione iniziale hanno sollevato ulteriori dubbi sull’efficacia delle decisioni di Fonseca in questo periodo difficile.
Un’altra delle note dolenti del Milan è senza dubbio la difesa. Con undici gol subiti in nove partite giocate (si attende la data del recupero contro il Bologna che dovrebbe essere fissato a febbraio), la retroguardia rossonera sembra una delle più vulnerabili tra le squadre di vertice. Giocatori come Pavlovic, chiamato a contenere Lukaku, hanno dimostrato limiti evidenti, come si è visto in occasione del gol di apertura del Napoli, dove il difensore del Milan è stato superato fisicamente con estrema facilità dal centravanti avversario.
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Finora l’unico elemento della difesa che ha mantenuto una costanza di rendimento è Gabbia, ma da solo non può reggere l’intero reparto. L’assenza di un partner difensivo affidabile e l’errore di Maignan sul secondo gol hanno ulteriormente complicato una situazione già traballante. Fonseca ha provato varie soluzioni, ma nessuna ha dato i frutti sperati: la difesa rimane, al momento, il punto debole del Milan.
La delusione per la sconfitta si è fatta sentire anche tra i tifosi presenti a San Siro, dove al termine della partita si è registrata una tensione crescente. Una rissa è scoppiata in tribuna. Sono intervenuti gli steward che hanno evitato il peggio ma è innegabile il clima esasperato che si respira tra i sostenitori rossoneri.
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All’uscita dallo stadio, i tifosi non hanno risparmiato critiche alla squadra e allo staff tecnico, esprimendo apertamente il loro disappunto. Questo episodio evidenzia il malumore che sta montando da settimane: i supporter del Milan, abituati a lottare per i vertici, iniziano a temere che anche quest’anno la squadra non sia in grado di competere per obiettivi importanti.
A contrasto con le difficoltà del Milan, il Napoli ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra completa, capace di adattarsi alle diverse fasi del gioco e di imporsi anche in trasferta. La vittoria a San Siro ha confermato il carattere della squadra allenata da Conte, che con questa prestazione si candida ancora più fortemente come pretendente allo Scudetto. La capacità di soffrire, di “sporcarsi le mani”, come ha dichiarato Conte, è un aspetto che al Milan sembra mancare in questo momento.
Il Milan tornerà in campo sabato sera alle 20.45 in trasferta nel derby contro il Monza. Rientreranno gli squalificati ma i tifosi contro la squadra di Alessandro Nesta sperano di rivedere un atteggiamento diverso e soprattutto maggiore contenuto tecnico.