Il Milan cade ancora, la Lazio si impone 2-1 a San Siro con un rigore di Pedro al 98′, rossoneri, ridotti in dieci per l’espulsione di Pavlovic e contestatissimi dal pubblico prima e dopo la prestazione
Il Milan cade nuovamente e incassa la terza sconfitta consecutiva in campionato. Il tutto in una situazione ambientale estremamente complicata tra contestazione, tifosi che irrompono a San Siro con un quarto d’ora di ritardo scandendo cori ostili e striscioni esposti al contrario.
Un momento pessimo che diventa ancora peggiore al 98’ quando su rigore la Lazio espugna San Siro.
Difficile commentare un momento così brutto per la squadra rossonera nella quale tutti finiscono sotto la ruota degli imputati. Dal proprietario Cardinale in testa, chiamato a vendere al più presto il club, a Ibrahimovic, a Conceiçao, invitato a dimettersi. Per non parlare dei giocatori: nessuno escluso.
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La Lazio si limita a sfruttare le occasioni che il Milan concede, tra errori e qualche ingenuità portando a casa tre punti d’oro che di fatto portano i capitolini sempre più verso la Champions League che per il Milan, nono e a nove punti dal quarto posto, sembra sempre più irraggiungibile.
L’inizio della gara è tutto a tinte biancocelesti. La Lazio impone il proprio gioco e mette subito in difficoltà la retroguardia rossonera. Dopo appena tre minuti, Maignan salva su Dia, mentre al 6′ Tavares sfiora il gol con una percussione che termina a lato di poco. Il Milan fatica a reagire, complice un ambiente ostile e una Curva Sud inizialmente silenziosa in segno di protesta.
Al 12′, un sinistro insidioso di Isaksen termina fuori di poco, mentre al 19′ arriva il primo tentativo del Milan con Reijnders, il cui tiro centrale viene bloccato facilmente da Provedel.
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La Lazio continua a premere e al 27′ trova il vantaggio: Marusic lascia partire un diagonale, Maignan respinge corto e Zaccagni è il più lesto ad avventarsi sulla sfera e insaccare. Il Milan accusa il colpo e al 37′ Conceiçao decide un cambio tattico: fuori Musah e dentro Joao Felix lasciato inizialmente in panchina nel tentativo di dare più inventiva alla manovra. Tuttavia, nel finale di tempo, la Lazio sfiora anche il raddoppio con un tiro al volo di Zaccagni, che termina di poco alto.
Nella ripresa, il Milan cerca una reazione. Dentro anche Walker per Jimenez, mentre Baroni sostituisce Marusic con Lazzari. I rossoneri iniziano con maggiore aggressività e al 50′ Joao Felix sfiora la traversa con una conclusione potente. Nonostante l’iniziativa rossonera, la Lazio sfrutta ogni spazio e va di nuovo vicimissima al raddoppio primacon Gigot e poi con Tchaouna.
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Al 67′ il Milan resta in dieci: Pavlovic atterra Isaksen lanciato in contropiede e Manganiello estrae il cartellino rosso diretto. Nonostante l’inferiorità numerica i rossoneri arrivano al pareggio: è il 78’, cross preciso di Leao e colpo di testa vincente di Chukwueze, che insacca alle spalle di Provedel. San Siro esplode, credendo nella rimonta. Ed è l’unico momento di tregua nella contestazione…
Dopo il pareggio, il Milan spinge alla ricerca del gol vittoria, con la Lazio che arretra e si fa più cauta. Nel momento migliore del Milan, all’85’, Pulisic sfiora il palo con un destro a giro, mentre al 92′ Leao impegna Provedel con una conclusione ravvicinata.
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Quando la gara sembra avviarsi verso il pari, arriva la svolta decisiva, la peggiore possibile per il Milan. A pochi secondi dal fischio finale – è il 98’ – Isaksen entra in area e viene atterrato da Maignan in uscita. L’arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Pedro, che con freddezza spiazza Maignan e regala tre punti preziosi alla Lazio.
Al triplice fischio, San Siro esplode in una bordata di fischi. I tifosi rossoneri contestano la squadra che esce a testa bassa dal campo, evidenziando un momento di crisi pesantissima.
Con questa sconfitta, il Milan scivola al nono posto viene scavalcato anche dalla Roma, vittoriosa a Como. Una caduta libera che potrebbe avere anche conseguenze di carattere tecnico visto il malumore dei tifosi. Rossoneri in campo a Lecce sabato.
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La Lazio, invece, sale momentaneamente al quarto posto, superando la Juventus – impegnata nel posticipo del lunedì – rilanciando così le proprie ambizioni Champions in modo definitivo. Lazio in campo ora in Europa, nei playoff di Europa League contro il Viktoria Plzen e poi nel posticipo di campionato lunedì allOlimpico contro l’Udinese.
MILAN-LAZIO 1-2
28′ Zaccagni (L); 84′ Chukwueze (M); 90+8 rig. Pedro (L)
MILAN (4-2-3-1) – Maignan; Álex Jiménez (46′ Walker), Gabbia (83′ Jovic), Pavlovic, Theo Hernández; Musah (37′ João Félix), Y.Fofana (70′ Thiaw); Pulisic (70′ Chukwueze), Reijnders, Leão; Giménez. All. Sérgio Conceição
LAZIO (4-2-3-1) – Provedel; Marusic (46′ Lazzari), Gigot (79′ Patric), Gila, Nuno Tavares; Guéndouzi, Rovella; Isaksen, Dia (88′ Noslin), Zaccagni (79′ Pedro); Tchaouna (57′ Vecino). All. Marco Baroni
Arbitro – Gianluca Manganiello di Pinerolo
Espulsi: 67′ Pavlovic (M)
Ammoniti: Giménez (M), 80′ Leão (M), 90+2 Vecino (L)