L’Inter batte l’Atletico Madrid e impressiona tutti con il suo gioco coinvolgente e pieno di qualità: i conti, però, non tornano.
È un periodo di tempo in cui gli esperti di calcio cominciano a domandarsi, anche in maniera provocatoria, quanto vale l’Inter. Il motivo sono i risultati e il gioco di questo club. L’undici nerazzurro con Inzaghi al timone sembra aver trovato nuova linfa, ma quello che avviene in campo spesso non rispecchia la situazione fuori. I nerazzurri vincono, ma Zhang tentenna. Allora la domanda torna: quanto vale l’Inter?
Stavolta non servono i risultati, ma occorrono gli utili. Significa che i risultati ci sono, ma mancano i dividendi. Insomma, l’Inter è in rosso. O meglio: la società arranca e il club come tutto il collettivo guardano a una sola data. Maggio 2024. Non per via di qualche finale da disputare, ma perchè in quel mese scadrà il prestito che Oaktree ha fatto a Steven Zhang: stiamo parlando di ben 275 milioni di euro, cifra stabilita nel 2021, gli interessi sono al 12%.
Significa che, nel frattempo, il valore è triplicato: l’Internazionale andando bene ha fatto schizzare il mercato. Così come il reso futuro, che ormai è diventato presente. Calcoli alla mano l’Inter deve 350 milioni. Non proprio cifre irrisorie per Zhang che si trova costretto a prendere in considerazione diverse soluzioni.
Sebbene i nerazzurri abbiano vinto abbastanza, quando si è trattato di fare i calcoli c’era ancora qualcosa che non tornava. I nerazzurri hanno vinto una Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e sono arrivati in finale di Champions lo scorso anno. Più tutti i grandi successi del recente passato.
Senza contare le plusvalenze per 200 milioni. Tuttavia questo non copre a sufficienza l’ammanco: saldare il debito con il fondo potrebbe essere una vera impresa. A questo punto Zhang ha tre strade da percorrere: chiedere un altro finanziamento al fondo o a qualche concorrente, per ottenere lo stesso effetto del passato recente, vendere la società per colmare le pendenze e rimettere in sesto delle casse comunque fruttuose perchè il prodotto c’è (con i relativi successi), oppure valutare operazioni straordinarie come la ricapitalizzazione o la divisione degli utili con espedienti di vario genere.
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In primis la possibilità di estendere i diritti tv a 25 anni in pieno stile Barcellona e non solo. Le opzioni sul tavolo ci sono: l’ultima mano di questa partita spetta a Zhang, stavolta non sono concessi intervalli o sostituzioni. La resa dei conti si avvicina.