Grande entusiasmo per il ritorno nel nostro paese di Giulia Dragoni che rinnova con il Barcellona e firma un anno in prestito per la Roma campione d’Italia
Doppia firma per Giulia Dragoni, giovanissimo astro nascente del calcio femminile italiano, che dopo un anno importantissimo al Barcellona tornerà in Italia per giocare nelle fila della Roma fresca del suo secondo scudetto consecutivo in Serie A.
Giulia, diciott’anni da festeggiare nel prossimo novembre, promette di essere uno dei talenti più straordinari nella storia del calcio femminile italiano, potenzialmente il più grande talento di sempre, una fuoriclasse.
Giulia Dragoni è cresciuta tra le leve miste della Pro Sesto, scalato in rapidissima ascesa tutte le tappe del calcio giovanile passando giovanissima all’Inter. A 14 anni il suo esordio in Under 19: una qualità di possesso palla e di scaltrezza sublime che molto presto convince l’allenatrice Rita Guarino a concederle una maglia da protagonista in serie A dove fa il suo esordio a soli 16 anni.
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Un talento così straordinario che non poteva passare in osservato che è molto rapidamente è diventato oggetto di interesse di tutti i più importanti club del mondo. A bruciare tutti sul tempo è il Barcellona che la mette sotto contratto un anno e mezzo fa, nel gennaio 2023, durane la sessione invernale di mercato. Si tratta di un passaggio straordinario, quasi epocale. Basti pensare che Giulia diventa la prima calciatrice straniera messa sotto contratto dal colosso blaugrana dove molto rapidamente fa il suo esordio prima a livello giovanile, poi in prima squadra, giocando sia nella Liga, che in Copa che in Champions League.
A soli 17 anni compiuti da 19 giorni, diventa la più giovane esordiente di sempre tra le non spagnole della Liga e con il Barcellona vince tutto: titolo e coppa nazionale, Supercoppa, Champions League.
Giulia diventa la prima italiana a fregiarsi del titolo, di campione d’Europa anche se purtroppo nella finalissima contro l’Olympique Lione per lei non ci sarà spazio in panchina, pur essendo presente a Bilbao alla finale e partecipando alla festa della premiazione finale.
La rapida successione arriva l’esordio nella nazionale maggiore dopo aver vissuto, abbondantemente sotto età, tutte le convocazioni le varie leve giovanili. Nella sfortunata edizione del mondiale dello scorso anno in Australia Giulia è la seconda giocatrice più giovane nella storia dell’evento a fare il suo esordio, battuta pochi giorni dopo dalla sudcoreana Phair.
Quattro i gol con l’Inter. Otto quelli segnati ed equamente distribuiti tra le sue prime due stagioni con il Barcellona B che ha vinto il campionato di Primera Nacional, la serie B spagnola. In Copa segna anche il suo primo gol ufficiale con la squadra blaugrana marcando una presenza in Champions League.
A Barcellona è amatissima, un vero e proprio gioiellino della ricchissima Masia, il settore giovanile blaugrana dove Giulia era considerata il miglior talento assoluto al femminile. L’omologo di Lamine Yamal, suo vicino di casa nel residence dei giovanissimi blaugrana e appena laureato campione del mondo con la Spagna a soli sedici anni.
Anche per questo il Barcellona non ha alcuna intenzione di privarsi di una giocatrice che non è solo promettente ma esprime una rara gioia di giocare con tutto l’entusiasmo dei suoi 17 anni.
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Poche ore prima della partita con la quale, a Bolzano, nazionale azzurra femminile ha conquistato l’accesso alla fase finale dell’europeo 2025 il programma l’anno prossimo in Svizzera Giulia ha firmato il contratto che la riporterà in Italia.
Sarà il grande acquisto della Roma campione d’Italia, anche se si tratta soltanto di prestito, per un anno: poi tornerà al Barcellona definitivamente, considerando che il club campione d’Europa le ha già prolungato il suo primo contratto professionistico fino al giugno 2027.
Una soluzione che evidentemente fa tutti contenti. Il Barcellona, che vedrà ulteriormente valorizzato quello che è uno dei più importanti talenti della sua storia, la Roma che potrà schierare una giocatrice potenzialmente straordinaria valorizzandola e creando un rapporto preferenziale con un autentico colosso come il Barça, ma anche Giulia che scalpita e cerca sempre più spazio in un calcio internazionale che la vuole grande protagonista.
Al Barcellona, con giocatrici di valore assoluto ormai affermate e, peraltro, le due giocatrici che hanno monopolizzato il Pallone d’Oro degli ultimi anni – Aitana Bonmatì e Alexia Putellas – le sarebbe stato difficile riuscire a giocare con continuità. Così come il panorama della squadra riserve le sta davvero troppo stretto.
A coccolarla a Milano mamma, papà Massimo e il fratello maggiore, studente di economia e commercio a Milano, il primo con cui Giulia ha iniziato a giocare per diventare sui campi dell’orario quel fenomeno che è oggi. A essere contenti del suo ritorno in Italia anche i tecnici della nazionale, Andrea Soncin in testa, che la potranno seguire più da vicino, e i tifosi italiani che potranno di nuovo ammirarla in Serie A per la quale la giovanissima fuoriclasse milanese diventa un testimonial di livello assoluto.
Giulia Dragoni arriva alla Roma con grandi aspettative. La squadra capitolina ha ambizioni importanti, sia a livello nazionale che internazionale, e l’inserimento di una giocatrice del calibro di Giulia rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento di questi obiettivi. Senza contare che in un paese come il nostro, ancora con numeri troppo bassi rispetto al fenomeno calcio femminile straniero, Giulia può diventare quel simbolo di cui le Azzurre hanno un disperato bisogno.
Giulia Dragoni si conferma ormai da tempo anche un esempio di impegno e determinazione fuori dal campo, sempre con sorriso ed entusiasmo. Una storia che può essere motivo di ispirazione per qualsiasi ragazzina che come lei sogni un giorno di raggiungere grandi traguardi attraverso la passione e la dedizione.