Scoppia un clamoroso caso di mercato In Arabia Saudita dove Karim Benzema apre una crisi che impedirà a Stefano Pioli di firmare per l’Al-Ittihad
E poi dicono che i soldi fanno la felicità. Sembra essere già saltato in modo assolutamente clamoroso, prima ancora della firma e delle presentazioni ufficiali il passaggio di Stefano Pioli all’Al-Ittihad, ricca e potentissima squadra Saudita pronta a spendere fino a 20 milioni di euro per avere in panchina l’ex allenatore del Milan.
Si tratta di un vero e proprio caso che nelle ultime ore a scatenato un gran numero di voci e polemiche non solo sul futuro di Pioli ma anche su quello dell’Al-Ittihad e del suo giocatore più rappresentativo, l’ex Real Madrid Karim Benzema.
A mettersi di traverso in quello che sembrava essere un accordo già fatto è proprio il giocatore più rappresentativo della squadra, l’ex pallone d’oro Karim Benzema che in passato aveva già espresso molte perplessità sulla sua potenziale riconferma dicendosi deluso del livello della società e del campionato.
In pratica, oltretutto parlando direttamente con alcuni giornalisti, mentre ma avrebbe detto chiaramente che se Pioli fosse stato nominato allenatore lui se ne sarebbe andato. Inevitabile una crisi senza precedenti che ha portato alle dimissioni del presidente del club che in questo momento hanno definitivamente paralizzato tutte le attività di mercato di una società dalle possibilità economiche praticamente infinite.
Il bubbone sarebbe scoppiato sabato quando la voce delle ormai imminenti firme di Stefano Pioli sul contratto con l’Al-Ittihad si erano diffuse anche in Arabia Saudita diventando una delle principali notizie di giornata non solo per la pagina sportiva.
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Va detto che in Arabia il calcio e, soprattutto in questi ultimi anni, in particolare dopo l’esplosione di carattere finanziario dei più potenti club del paese, anche il calciomercato è un argomento di dominio pubblico. L’Arabia, forte delle sue immense possibilità economiche, sogna di essere il prossimo paese asiatico a ospitare i campionati del mondo dopo il Qatar. Questo, potenzialmente, potrebbe accadere tra una dozzina d’anni.
In Arabia non vogliono perdere assolutamente questa opportunità e stanno cercando di rendere il calcio un vero e proprio sport nazionale con investimenti immensi con i quali sono stati creati nuovi stadi e finanziati tutti i club.
Da diversi anni, ormai, l’Arabia Saudita è diventata la principale concorrente del mercato europeo a suon di milioni e milioni di euro. Prima richiamando alcuni allenatori, poi numerosi giocatori e infine alcune stelle indiscusse, autentiche icone del patrimonio calcistico internazionale. Primo fra tutti Cristiano Ronaldo. Una operazione in grande stile per rendere credibile il campionato saudita che da un paio d’anni viene trasmesso anche sulle nostre reti televisive nazionali per richiamare altri sponsor e aumentare ulteriormente la visibilità e l’appeal del torneo.
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Dopo Roberto Mancini, che ha lasciato la nazionale azzurra per andare a dirigere la nazionale Saudita lo scorso anno, Stefano Pioli sarebbe stato il primo allenatore italiano impegnato in Arabia Saudita con un ruolo di primaria importanza. Per lui che al Milan guadagnava circa quattro milioni di euro era pronto un assegno da 18 milioni di euro all’anno più i premi. Contratto triennale. Un’offerta davvero impossibile da rifiutare.
A Marzo, parlando del suo futuro in Arabia, Karim Benzema aveva espresso molte perplessità dicendo in modo estremamente chiaro che quello che mancava al campionato erano allenatori di peso, che portassero idee è uno stile di gioco più appassionante al torneo. Il sogno dei dirigenti dell’Al-Ittihad era proprio l’ex allenatore di Benzema, Carlo Ancelotti, impossibile da realizzare anche a peso d’oro considerando che il tecnico emiliano – un’altra bandiera del calcio italiano del Milan – ha appena vinto la Champions League per l’ennesima volta rinnovando il suo rapporto con il Real Madrid.
La scelta dell’Al-Ittihad è dunque caduta su Pioli. Ma Benzema sta spingendo per portare in panchina l’ex tecnico del PSG Christophe Galtier. E Loay Nazer, il presidente del club finanziato dal fondo investimenti saudita che fa capo alla famiglia reale, si è dimesso, seguito dopo qualche ora dal suo direttore sportivo generale Ramon Planes.
In questo momento il club è nel caos, al centro di una polemica senza precedenti che ha scatenato le illazioni sulle tv e sulle pagine dei giornali e del web. Stando alle ultime dichiarazioni, infatti, pare che Benzema in persona abbia insistito per portare in panchina Galtier a costo… – scrivono alcuni giornali arabi – “di pagarlo con i suoi stessi soldi”.
Cosa che non dovrebbe essere finanziariamente problematica per lui visto che Benzema guadagna molto più di quello che avrebbe preso Pioli e di quello che prenderebbe Galtier. Che tuttavia per concludere la trattativa ha chiesto 12 milioni di euro netti. Al momento la situazione è in una fase di stallo estremamente confusa e Pioli, che ha chiuso la sua lunga esperienza al Milan impreziosita da uno scudetto vinto nel 2022, resta alla finestra. Anche se la sensazione è che molto difficilmente il tecnico riuscirà a concretizzare l’opzione di essere il primo allenatore italiano sulla panchina di un club saudita.