Paulo Fonseca commenta la vittoria del Milan contro la Stella Rossa: parole dure verso la squadra, evidenziando mancanze di impegno e atteggiamento altalenante.
L’allenatore del Milan, Paulo Fonseca, si è mostrato molto critico nonostante la vittoria per 2-1 contro la Stella Rossa nella sesta giornata di Champions League.
Parole piuttosto dure quelle del tecnico portoghese che senza fare nomi né accennare a responsabilità dirette fa chiaramente riferimento a giocatori che non danno il 100% in campo.
Fonseca non va per il sottile: “Io lavoro tutti i giorni, ma altri no. Sono stanco di lottare contro certe cose. Non so se nella nostra squadra tutti possono dire questo. Abbiamo l’obbligo di dare e fare tutto per vincere, e non l’abbiamo fatto”.
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Il tecnico, ai giornalisti che gli chiedevano di essere più chiaro e di specificare i suoi rilievi alla squadra non ha voluto fare nomi: “Devo parlare con la squadra di quello che è successo in campo. Loro devono capire che questo non deve succedere. Non possiamo mettere a repentaglio il lavoro di un gruppo, da tutti mi aspetto il massimo. Niente di meno”.
Il tecnico ha sottolineato come, pur essendo soddisfatto del risultato, non sia altrettanto contento della prestazione: “Abbiamo vinto, siamo in una buona posizione, abbiamo recuperato bene dopo un avvio difficile. Ma sono stanco di lottare contro queste cose. Non sono soddisfatto della prestazione della squadra”.
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Fonseca ha descritto il Milan come una squadra imprevedibile: “Non è una questione tattica o tecnica. Il problema è che la nostra squadra è una montagna russa. Oggi stiamo bene, domani non lo so. Sembra sempre un testa o croce. Questo è impressionante”.
L’analisi di Fonseca si concentra soprattutto sull’atteggiamento, ritenuto troppo altalenante per una squadra che punta a grandi obiettivi: “Arriviamo a una partita decisiva e abbiamo questa sensazione di non fare tutto per vincere. Questa è la peggiore sensazione. Dobbiamo cambiare”.
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Tra le dichiarazioni più forti di Fonseca, spicca la possibilità di schierare i giovani della Primavera. Forse anche considerando l’impatto importante di Camarda, decisivo sul gol del raddoppio: “Io ho la coscienza a posto. Se ci sarà bisogno di portare i ragazzi della Primavera o di Milan Futuro, lo farò. Senza problemi”. Un commento che evidenzia il livello di delusione del tecnico verso alcuni membri della rosa attuale.
Fonseca si è detto esausto, affermando: “Sono stanco. Come se avessi giocato? Pure peggio. Non posso essere soddisfatto della prestazione. Certo, abbiamo vinto, ma io sono fatto così. A volte sono anche stanco di lottare contro queste cose”.
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Fonseca ha chiarito che non ci sono problemi tecnici o tattici evidenti, ma che è l’approccio mentale della squadra a rappresentare il principale ostacolo: “Abbiamo l’obbligo di dare tutto. Si può sbagliare un passaggio, ma è difficile guardare questo tipo di atteggiamento”.
In chiusura Il tecnico si aspetta una reazione immediata: “La squadra deve capire che questo non può succedere”.
In classifica che porterà le prime otto squadre direttamente qualificate agli ottavi di finale come teste di Serie. Al momento il Milan è alle spalle dell’Inter, sesta con 13 punti. Rossoneri a quota 12, dodicesimi, appena un gradino sopra l’Atalanta di Gasperini.
Nel prossimo turno, i rossoneri chiuderanno la prima fase ancora con una partita in casa ospitando gli spagnoli del Girona, tre punti e una sola vittoria in sei partite, reduci da una bella partita in casa contro il Liverpool capolista, che è passato di misura anche sul campo dei Catalani, 0-1.