Paulo Fonseca riparte dai fondamentali. A far riflettere sono le sue parole che rispecchiano anche importanti novità tattiche.
Paulo Fonseca ha scelto il Milan per la fiducia che gli ha accordato. Non era semplice. Quello che ha fatto all’estero non si discute, ma i tifosi erano scettici in merito alla possibilità che tornasse in Serie A. Gli anni romani del portoghese hanno lasciato amarezza e rimpianti, sebbene l’allenatore ci tiene a ribadire: “Roma non è una piazza facile, eppure sono riuscito a lavorare benissimo”.
Insomma il mister prosegue per la sua strada. Ci sono delle cose da rivedere, ma il neo allenatore rossonero sente la responsabilità. Il calcio a Milano è linfa vitale per gli appassionati che il sabato e la domenica non vedono l’ora di confrontarsi con la propria realtà calcistica. Il Milan ha bisogno di premere il tasto reset e il portoghese sta mettendo a punto alcune cose.
Si parte dalla difesa: il tecnico si sta concentrando in un nuovo tipo di marcature da spiegare ai singoli. In questi primi giorni di ritiro si sta mettendo in gioco personalmente spiegando come arrivare sull’uomo ai propri difensori. Si prodiga affinché le sue parole siano supportate da gesti e atteggiamenti. I primi video dalla sede del ritiro già convincono.
Infatti Fonseca è arrivato al primo posto per difesa inviolata con il Lille. Ora bisogna guardare oltre, anche al centrocampo. L’ex Roma ha chiesto personalità forti fisicamente, come Pavlovic, da adoperare per riempire gli spazi e portare avanti in maniera congiunta la manovra, trovando anche spazio e modo per impostare.
Il peso dell’attacco lo sostengono Morata e Leao. Il portoghese è pronto con le sue incursioni. Lo spagnolo invece capitalizzerà i palloni che gli arriveranno, ma potrebbe anche “vestirsi da operaio” – citando le parole dell’ex Juve a Euro 2024 – e far segnare gli altri. Le basi ci sono, così come gli uomini.
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Basta errori in fase di cambi, anche in questo Roma insegna, e si torna ad avere dimensione e fisionomia. A campionato in corso sarà un’altra cosa, ma l’importante è avere le idee chiare su come gestire il proprio patrimonio tattico con particolare riferimento alle energie spendibili. In questo Fonseca non è secondo a nessuno e il Milan riparte da zero, conservando però quell’ambizione che per un periodo ha reso grande anche Pioli. Fonseca is on fire.