Stefano Pioli sembrava essere destinato in Arabia Saudita, direzione l’Al Ittihad, ma la trattativa ha subìto una brusca frenata.
Pioli is on fire, ma la fumata bianca ancora non è arrivata. Il tecnico di Parma dopo aver salutato il Milan si gode la sua prima estate da ex tecnico rossonero. Neanche il tempo di disfare le valigie che già potrebbe ripartire. Non per vacanza, ma per lavoro. A cercarlo sono stati gli arabi dell’Al Ittihad.
Compagine saudita ricca di campioni e di fondi. La Saudi Pro League è la nuova terra promessa per i leader del calcio che conta. Anche Ronaldo (Cristiano) ha sposato questa dimensione calcistica. I risultati non mancano e la vita da nababbi stuzzica chiunque. Ci sono anche dei contro.
Il primo è quello di finire fuori dai radar: la competizione saudita è ancora una landa desolata. Malgrado ci siano tanti campioni, infatti, non è seguita a livello mainstream. L’Italia in tal senso si sta attrezzando, ma serve tempo e pazienza. Quindi i campioni che vi partecipano è come se fossero in un’altra dimensione ignorata dai più.
Vengono sicuramente ben pagati, ma i soldi non fanno la felicità. Soprattutto a certi livelli. Tornando a Pioli, invece, sarebbe ben felice di cimentarsi in un universo simile. Firmare un contratto da capogiro fa piacere a tutti, in special modo se consentirebbe di continuare a fare calcio. Magari con standard in evoluzione, allenando grandi campioni e proponendo nuove idee.
L’ex Milan è contento, ma non decide soltanto lui. La squadra saudita sembrerebbe non aver preso bene la decisione di ingaggiare Pioli e Benzema, ex Real Madrid, uno dei più rappresentativi della compagine saudita sta facendo di tutto per far saltare l’approdo del tecnico italiano. Ora i vertici stanno pensando seriamente a cosa fare: c’è accordo su tutto, ma per il momento la situazione resta in stand-by.
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La trattativa, se rimane ferma, incastra – per certi versi – anche il Milan che da contratto deve tenere Pioli a libro paga per un altro anno. Dato che è stato esonerato, sebbene le parti si siano lasciate in buona. I Diavoli non hanno alcuna intenzione di pagare ancora 4 milioni lordi all’allenatore. Motivo in più per sperare che l’accordo vada a buon fine, anche se – per il momento – la strada sembra in salita.