Dopo la sconfitta a Empoli il tecnico del Como Cesc Fabregas cerca di analizzare il momento non facile della sua squadra
Dopo la sconfitta subita contro l’Empoli, Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha commentato la prestazione dei suoi giocatori, riflettendo su diversi aspetti di un momento certamente non facile.
Non è stata una brutta partita quella del Como che tuttavia è mancato di incisività offensiva.
È un messaggio forte e accorato quello di Cesc Fabregas che di fronte alle domande che parlano di crisi cerca di rimettere le cose al loro posto: “Per favore… – dice il tecnico spagnolo – crisi è una parola importante. Ciò che sta succedendo a Valencia è una crisi. Noi abbiamo semplicemente perso una partita di calcio, e non l’abbiamo nemmeno giocata bene. La nostra prestazione è stata di basso profilo e non meritavamo molto. Dunque… complimenti all’Empoli”.
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Fabregas indirettamente parla di un Como con poca fame agonistica: “L’Empoli ha trovato un gol su una palla lunga con la complicità di una nostra imprecisione ma più di ogni altra cosa hanno dimostrato di avere più voglia e cattiveria di noi. In questo senso partite come questa le vince chi dimostra qualcosa in più”.
Il tecnico spagnolo si è poi concentrato sul messaggio rivolto alla sua squadra, incoraggiando i giocatori a mantenere un approccio positivo: “Siamo vicini a competere, concediamo poco ma alla fine questa cosa ci penalizza. Ero consapevole che ci sarebbero stati momenti difficili, ero preparato ad affrontare anche i problemi. E sarei sorpreso se la gente pensasse il contrario”.
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Una consapevolezza si accompagna a una riflessione più ampia sul percorso intrapreso dal Como in questa stagione di ritorno in Serie A: “L’anno scorso non eravamo una squadra da Serie A, ma abbiamo disputato un grande campionato e siamo riusciti a centrare la promozione. Ora ci troviamo qui, e sappiamo che la strada è lunga. Evidentemente dobbiamo ancora migliorare” conclude Fabregas.
Cattiveria a parte secondo Fabregas è mancato anche altro: “Se analizziamo i dati e guardiamo agli aspetti positivi dobbiamo dire che concediamo pochissimo, quindi non credo che si tratti di un problema tattico. È piuttosto un tema che riguarda i singoli e un allenatore ha dei limiti su ciò che può influenzare questi aspetti. Noi possiamo trasferire alcuni aspetti, insegnare delle cose, ma alla fine sono calciatori che devono crederci e gestire in campo nel modo migliore ogni situazione”.
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Fabregas ha poi sottolineato l’importanza dell’unità all’interno del gruppo: “Dobbiamo lottare, siamo una famiglia. È stato questo che ci ha portato fin qui l’anno scorso. La Serie A è una nuova sfida per noi e abbiamo tanti giocatori per i quali questa è una novità, evidentemente devono ancora adattarsi”.
Sul cambio tra Reina e Audero, Fabregas ha difeso la sua decisione: “Audero è un leader e deve dimostrarlo ogni giorno. Per questa partita ho semplicemente preferito l’esperienza di Reina”.
Fabregas ha anche confermato che Mazzitelli, uno dei punti di forza della squadra, ha subito un infortunio e non sarà dunque disponibile per la prossima gara.
Da parte sua, il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa, ha espresso soddisfazione per la vittoria: “Sapevo che sarebbe stata una partita importante contro una diretta concorrente. Ci tenevamo per i nostri tifosi, abbiamo vinto e ora è giusto festeggiare. La squadra ha risposto bene nel secondo tempo, ha mostrato maggiore convinzione e concretezza. Ha segnato e ha cercato con insistenza il raddoppio. Sono aspetti che mi soddisfano, sono qualità fondamentali per proseguire il campionato alla ricerca di altre soddisfazioni”.