Anche per il Teatro alla Scala si annuncia un lento ritorno alla normalitĂ che, per il prossimo autunno, si articolerĂ almeno in due fasi.
La prima data importante sarà il quattro settembre quando il Duomo ospiterà l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta da Riccardo Chailly.
Un appuntamento che, nelle successive date del sette e del nove settembre, sarĂ ripetuto a Bergamo e Brescia. Un omaggio e un momento di rinascita per le due province lombarde piĂą colpite dal covid-19.
Le porte del teatro, invece, si apriranno il dodici settembre con l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven e dell’Inno alla gioia, famoso per essere diventato anche l’inno ufficiale dell’Unione Europea.
Fino a fine ottobre, in ottemperanza alle disposizioni sanitarie che hanno imposto una capienza limitata, le due opere liriche Traviata e Aida di Verdi saranno presentate in forma di concerto.
Sarà Bohème di Puccini, in cartellone a novembre, la prima opera lirica a tornare all’allestimento scenico.
Per il mese di dicembre l’appuntamento più importante sarà il concerto per pianoforte con le variazioni di Diabelli che vedrà il ritorno a Milano di Daniel Barenboim.
Il pianista e direttore d’orchestra, che è stato direttore musicale del Teatro tra il 2011 e il 2014 abbandonando anzitempo l’incarico, si era esibito per l’ultima volta alla Scala nel 2016.
Vista la particolaritĂ della circostanza, ha annunciato che rinuncerĂ al suo compenso.
Il lockdown ha generato perdite importanti per il teatro, si parla di circa 23 milioni di euro legati principalmente alla mancata vendita dei biglietti e all’assenza degli spettatori stranieri.
L’amministrazione, però, è riuscita ad arginare il danno e a non avere buchi nel bilancio grazie al sostegno degli sponsor, al ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti e alla riduzione dei costi.