Assoluzione definitiva per i tre imputati ex Saipem Pierfranco Tali, Pietro Varone e Alessandro Bernini condannati in precedenza per una presunta tangente all’ente algerino Sonatrach in cambio della concessione di alcuni appalti.
I tre, che erano rispettivamente ex presidente, amministratore delegato e direttore finanziario nel periodo di riferimento – dal 2007 al 2010 – erano stati condannati in secondo grado a 4 anni e 9 mesi, i primi due, e a 4 anni e un mese il terzo. La tangente ammontava secondo l’accusa a 197 milioni di dollari.
La Procura Generale chiedeva alla Cassazione di annullare il verdetto di assoluzione pronunciato dalla Corte di appello lo scorso 15 gennaio che era stato motivato da prove ritenute contraddittorie/insufficienti a carico dei tre manager.
In quella occasione la Corte aveva anche annullato la sanzione pecuniaria di 400 mila euro disposta per Saipem, la condanna a 5 anni e 5 mesi per l’uomo ritenuto mediatore della tangente e i 4 anni e un mese inflitti al presunto riciclatore. Nel mese di giugno, inoltre, la Procura aveva chiesto di annullare la revoca della confisca di 197 milioni di dollari, l’equivalente della tangente versata.
La Corte ha però respinto i ricorsi di Berinini e Varone per il pagamento delle spese processuali.
Nella vicenda era rimasto coinvolto anche l’attuale presidente del Milan Paolo Scaroni, ex Eni, prosciolto dal gup nel 2015.