Regione Lombardia alle prese con l’emergenza sanitaria: il territorio ha bisogno di nuove risorse umane, il piano da Argentina e Paraguay.
Attilio Fontana in America Latina. Sembra una vacanza, ma il Presidente della Regione Lombardia ha preso un aereo per motivi istituzionali. Istituire un filo rosso fra Milano e Buenos Aires. Il motivo è ristabilire la Sanità ai livelli essenziali. Tradotto: servono forze fresche. Gli infermieri sul territorio latitano, allora da Argentina e Paraguay stanno arrivando nuove unità.
Nessuno, o quasi, sceglie più l’ambito sanitario. Oppure chi lo fa è bloccato sul piano delle assunzioni. Quindi, per evitare l’ecatombe e supportare un indotto allo sbando, sono necessarie risorse umane e forza lavoro di qualsiasi tipo. Allora 500 nuove unità infermieristiche stanno arrivando da Sudamerica e non solo.
L’auspicio finale è rimettere in sesto una macchina che ha ancora speranza, purché sia alimentata al meglio. “Questa carenza – spiega Fontana – è frutto di una cattiva programmazione negli anni, bisogna mettere un freno e porre rimedio a tutto questo”. Non è la prima volta che la Lombardia si trova a discutere di Sanità in maniera emergenziale.
Fino a poco tempo fa c’era il problema dei “gettonisti”, ora risolto con i nuovi concorsi, in attesa di altre figure però servono importazioni dall’estero. Occasione di riscatto e ripartenza. Termini da cui ripartire per non restare al palo in ambito medico: la ricerca va avanti, ma servono anche e soprattutto braccia forti per mandare avanti gli ospedali e gestire l’affluenza.
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Lo stallo degli infermieri necessità di una “diga” da pescare altrove per poi rimettere le cose a posto. Il ricambio generazionale parte dall’estero, dove spesso i cervelli italiani fuggono. Ora è il momento di provare a guardare nuovamente in casa e, se possibile, anche fuori. Regione Lombardia insegna.