No quarantena per chi rientra in Lombardia dall’estero.

Nuova comunicazione della Regione: “No isolamento, si’ tamponi“. E’ caos in Lombardia.

La questione dei rientri dall’estero ha scatenato una confusione non indifferente negli ultimi giorni, causate dalle direttive e indicazioni contrastanti di Ats (Agenzia di Tutela della Salute) con l’Ordinanza emanata dal Ministero della Salute.

La difficolta’ di comunicazione ha costretto Giulio Gallera, assessore al Welfare a giustificarsi con la seguente dichiarazione «Mi scuso personalmente per le difficoltà di comunicazione riscontrate ieri da molti cittadini nella comunicazione con il numero unico 116.117. Sono pervenute in poche ore più di 13mila chiamate, ma già in serata le maggiori criticità sono state superate, con tempi di attesa accettabili»

Sembrerebbe che la disponibilita’ dei tamponi negli Aereoporti sia insufficiente o in alcuni casi nulla, e quindi non compatibile con l’obbligatorieta’ di sottoporsi ai test anti Covid 19 prevista per chi rientra da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, decisa dal ministro Speranza.

L’Usmaf ( Uffici di sanità marittimaaerea e di frontiera) ha spiegato come le 6.000 presenze previste negli Aereoporti di Malpensa e Linate nel periodo di Ferragosto non possano essere accertate tramite tamponi, visto il gran numero dei passeggeri.

I viaggiatori di ritorno cosi’ come i turisti in arrivo nel nostro Paese son confusi e frastornati dalle indicazioni contrastanti provenienti dalle varie Ats. Insubria come Milano dichiarava la necessità di isolamento in attesa del tampone da effettuarsi in via obbligatoria mentre Pavia non specificava.

Nella serata di ieri è arrivato il chiarimento della Regione che si è interfacciata con il ministero della Salute. Viene comunque sottolineata l’importanza di rispettare, soprattutto da parte di chi rientra in territorio nazionale, tutte le misure di contenimento e sicurezza previste per evitare ulteriori contagi da Coronavirus nel Paese.

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