Omicidio di via Ovada: litigi continui tra i due uomini coinvolti

Ci sono una serie di litigi pregressi alla base dell’omicidio del pluripregiudicato 34enne per mano di un vicino di casa 72enne avvenuto in via Ovada, quartiere Barona, zona sud-ovest della città.

Tutti ascrivibili alla categoria dei futili motivi secondo quanto ha scritto il procuratore Gianluca Prisco.
Uno di questi riguarda lo scorrere dell’acqua nelle tubature il cui rumore sarebbe stato motivo di litigi frequenti tra i due conditi, per ammissione di chi ha sparato, anche da insulti e dalla minaccia di occupare il suo appartamento.

Nel frattempo i sopralluoghi in casa dell’uomo hanno permesso di scoprire l’esistenza di un poligono di tiro casalingo con tanto di sagoma in legno con fori di proiettile rinvenuti poi anche sui muri dell’abitazione.
Il pensionato deteneva regolarmente tre armi da fuoco e quella che ha sparato è stata rinvenuta in uno stanzino del cortile. Sono stati repertati anche due bossoli.  

Il giorno dei fatti sarebbe partito tutto dal fastidio per il fumo che saliva al suo balcone dalla grigliata che la vittima aveva allestito in giardino. Da qui la lite a distanza e poi la decisione di fare ricorso alla pistola.
La vittima era stata poi soccorsa dagli amici che avevano anche aggredito il pensionato dopo i fatti per poi trasportare il ferito al pronto soccorso dove era deceduto poco dopo.

L’anziano, in stato di fermo dopo un breve ricovero in ospedale, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma si è detto dispiaciuto per quanto ha fatto.

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