Non solo Antonio Conte, anche i componenti del suo staff erano nel mirino della lettera minatoria arrivata settimana scorsa nella sede dell’Inter in via della Liberazione. Tra i citati c’era infatti Antonio Pintus, divenuto da quest’anno (per volontà dello stesso Conte) il preparatore atletico della squadra dopo una lunga esperienza al Real Madrid. Lo scrive oggi “Il Giorno”, specificando che la missiva “conteneva anche una cartuccia calibro 22 caricata a pallini, avrebbe preso di mira l’allenatore nerazzurro, i suoi familiari e il cinquantasettenne di origini sarde ma da sempre residente in Piemonte”.
Dopo le prime indagini in questi giorni la pista più accreditata secondo gli inquirenti è quella del gesto isolato di un folle. Non ci sono infatti indizi che portino alla criminalità organizzata, tanto meno al mondo ultras. Più probabile si tratti della volontà di un mitomane.