Palazzo Marino, spazio alle celebrazioni per il 25 Aprile. Sala ha sgomberato le polemiche: stoccata dell’ANPI a Salvini.
Doveva essere una festa non divisiva, così è stato. Il Sindaco Sala ha tenuto banco durante le consuete celebrazioni per il 25 Aprile tenutesi a Palazzo Marino. Il Primo Cittadino ha fatto gli onori di casa, ma prima di questa data importante ha preparato il terreno: c’era timore di polemiche e scontri.
Soprattutto in relazione a quello che sta succedendo con Israele e Palestina. Il conflitto di Gaza, ma non solo. La paura è dovuta al possibile riacutizzarsi di scontri e proteste per le strade di Milano, al pari delle ultime manifestazioni per chiedere “Stop al genocidio”. Questo vogliono le associazioni in piazza.
Da un contesto all’altro. Il 25 Aprile Marino ha ricordato l’importanza di essere antifascisti: “Non bisogna soltanto dirlo – ha sottolineato – questo significa essere convinti in un momento difficile della nostra storia”. Alla manifestazione c’era anche l’ANPI. Una folta rappresentanza di partigiani ha reso onore ai caduti per la libertà e la Liberazione dalla dittatura fascista.
Occasione, per Primo Minelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani di ribadire come qualcuno a livello politico non abbia sempre difeso strenuamente certi ideali: il riferimento è a Matteo Salvini, tacciato di non riconoscere il 25 Aprile come festa condivisa. L’ex Ministro dell’Interno e attuale Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture rimanda ogni stoccata al mittente: “Non è assolutamente vero – dichiara – ho sempre festeggiato la Liberazione onorando questo giorno importante”. La situazione sembra, dunque, rientrare. Anche se i sospesi sul tema restano.
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Ben note le frasi del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che ha sottolineato: “Il 25 Aprile è troppo divisivo e generico”. Non sono mancate – anche in tal senso – le polemiche. Questa ricorrenza, nello specifico, non è solo forma. Anche tanta sostanza. Fatta di parole e concetti semplici, su cui ogni anno l’opinione pubblica si scontra sul piano dialettico. La storia fa da cornice, ma le sfumature cambiano in continuazione. Il quadro generale è in continuo arricchimento, il valore aggiunto continuano a essere le sfumature. In un senso o nell’altro.