Tutti i risultati della tornata elettorale del 23 e 24 giugno che hanno completato le elezioni amministrative per i comuni della provincia di Milano
Erano sette i comuni della provincia di Milano, tutti al di sopra dei 15mila abitanti e dunque chiamati a una seconda votazione con il cosiddetto ballottaggio…
E in ognuno di questi comuni si sono registrati dati non esaltanti sotto l’aspetto dell’affluenza al voto che nella media è stata addirittura inferiore a quella del primo turno, appena sopra il 40%.
A esprimersi erano gli iscritti nelle liste elettorali di Cusano Milanino, Lainate, Novate, Paderno Dugnano, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio dove contrariamente a quello che era accaduto a Rozzano, Cormano e Cesano Boscone il primo turno non era bastato a raggiungere la maggioranza dei voti validi.
Nonostante gli appelli anche da parte dei candidati sindaci esclusi, che in qualche caso hanno espresso il loro suggerimento di voto sui altri candidati ancora in lizza con il ballottaggio, non si può certo dire che la percentuale di affluenza ai seggi sia stata importante. La media è del 40.8%. Più sensibili gli abitanti di Novate che hanno superato il 48% nei dati di affluenza. Poi, a scendere Settimo Milanese, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Trezzano sul Naviglio, Peschiera Borromeo e Lainate, fanalino di coda sotto l’aspetto dei dati definitivi con un modestissimo 35.09% di affluenza ai seggi tra tutti gli aventi diritto.
Questo, in ordine alfabetico, l’esito dei ballottaggi di ogni singolo comune con la nomina del sindaco che resterà in carica per i prossimi cinque anni.
Il testa a testa tutto al femminile tra Carla Pessina (centrosinistra) e Valeria Lesma (centrodestra) era uno dei ballottaggi più incerti considerando che il divario dopo il primo turno tra le due candidate era di poche decine di voti, pari allo 0.6% di quanto scrutinato. Carla Pessina entra per la prima volta al vertice della giunta Palazzo Cusani con una maggioranza di gran lunga più netta rispetto a quella del voto di quindici giorni prima, pari al 54.87% dei voti.
Terzo mandato per Alberto Landonio, già sindaco dal 2009 e 2019 prima che la giunta cambiasse maggioranza e che lui proseguisse la sua esperienza politica in opposizione, come presidente del consiglio comunale. Netta la preferenza accordata dagli abitanti di Lainate con 4694 voti pari al 64.06%, seicento voti in più rispetto al primo turno. La sua avversaria Danila Maddonini, vicesindaco uscente, andrà all’opposizione.
Ribaltone a Novate Milanese dove la sindaca uscente, Daniela Maldini, candidata Pd del centrosinistra esce sconfitta da Gian Maria Palladino, espresso da Fratelli d’Italia nell’alleanza del centro destra. Partito da sette punti percentuali di vantaggio con un abbondante 42% al primo turno, Palladino incassa anche i voti degli indecisi e dei candidati del primo turno per chiudere con il 53.7%. Un distacco non straordinario, pari a circa cinquecento preferenze. Palladino sarà affiancato da Giacomo Campagna che ha condotto gran parte della promozione elettorale con lui e che sarà il vicesindaco.
Anche a Paderno i voti di distacco che separavano Roberto Carlo Boffi dall’assessore uscente Anna Varisco erano davvero pochi dopo il primo turno: circa 600. Con un sorpasso in extremis Anna Varisco scalza il suo avversario che era arrivato a meno di tre punti dall’elezione diretta nel primo turno. Maggioranza di centrosinistra confermata dunque anche se con un margine davvero molto esiguo: 52.53% contro il 47.47% delle preferenze andate a Boffi, battuto con un passivo di circa 750 schede…
Dopo le elezioni logica la soddisfazione di Anna Varisco: “Si dava quasi per scontata la vittoria del centrodestra al primo turno. Noi invece avevamo ipotizzato che saremmo andati al ballottaggio e che avremmo avuto le carte per giocarcela fino in fondo. Quindi scaramanzia non abbiamo organizzato prima nessuna festa. Ora prima di metterci al lavoro un brindisi ce lo meritiamo…”.
Anche nelle elezioni di Peschiera Borromeo vince il centrosinistra. Prima nomina a sindaco per Andrea Coden che chiude con quasi dieci punti di vantaggio sul suo avversario, Mario Orfei. Coden 44 anni, conquista il 55.35% delle preferenze pari a 3970 voti, oltre settecento più del suo avversario.
Considerata una delle roccaforti rosse dell’hinterland milanese, Settimo si conferma tale con una vittoria piuttosto ampia, ma non la più netta tra tutte quelle del ballottaggio. Nuovo sindaco è Fabio Rubagotti che raccoglie il 56.31% delle preferenze. Avvocato, 46 anni, ha nettamente sconfitto nel voto decisivo l’imprenditore Ruggiero Delvecchio.
Nessuna sorpresa nel ballottaggio di Trezzano sul Naviglio dove il centrosinistra con la candidata Sandra Volpe era uscita ridimensionata dalla prima vocazione e con quasi sei punti percentuali da recuperare.
In queste elezioni non sono bastati gli apparentamenti e l’appoggio di alcuni dei candidati-sindaco esclusi. Il nuovo primo cittadino è Giuseppe Morandi cui erano mancati pochissimi voti per ottenere l’elezione diretta senza ricorrere al ballottaggio. Morandi chiude con il 53.84% dei voti e andrà a sostituire Fabio Bottero che dopo dieci anni di mandato si era candidato alle recenti europee nelle liste del PD.