Dopo il Tar è arrivata la pronuncia del Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 15 luglio, ha sospeso quella emessa dal Tar lombardo che aveva annullato il contratto tra il policlinico San Matteo di Pavia e la ditta Diasorin per lâacquisto e la somministrazione dei test sierologici. Lâaccordo prevedeva anche il pagamento di una royalty dellâ1% a favore dellâIrccs pavese per i test venduti.
Nellâordinanza si richiede altresĂŹ al direttore del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Miur di presentare una relazione informativa sulle prassi operative seguite dagli Irccs nelle ricerche in collaborazione con enti privati.
Nella pronuncia si legge che meritano un approfondimento: âda un lato, la difficile coniugabilitĂ del principio di concorrenzialitĂ e del relativo corollario dellâevidenza pubblica, con le sperimentazioni e le validazioni condotte dallâIrccs su iniziativa del privato, aventi ad oggetto âinvenzioniâ suscettibili di tutela brevettualeâ e âdallâaltro i dubbi sullâesatta qualificazione giuridica dellâaccordoâ.
A marzo del 2019 il Tribunale Amministrativo della Lombardia era intervenuto nella vicenda dellâaccordo siglato tra Policlinico e Diasorin accogliendo il ricorso di unâazienda concorrente, la TechnoGenetics che produceva test diagnostici.
âUnâottima notizia per il San Matteo, per la ricerca pubblica italiana e per la salute dei cittadini â ha commentato Alessandro Venturi, presidente della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia che ha aggiunto âIl risultato è oltremodo significativo perchĂŠ ci permette di andare avanti. Il danno che la sentenza del Tar aveva provocato era quello di bloccare tutti i progetti di ricerca che avevamo in corso[âŚ].â