In quei giorni, Codogno era finita sotto i riflettori insieme a unâaltra localitĂ veneta, Vò Euganeo, dove la malattia ancora sconosciuta si era portata via la prima vittima italiana, il signor Adriano Tevisan.
E proprio oggi Vò, con il suo sindaco Giuliano Martini, era presente alla cerimonia, anche se in versione virtuale.
âĂ uno spirito diverso â ha esordito Passerini rivolgendosi al collega â rispetto a un anno fa. In queste ore, stavamo cercando di capire questa situazione che ci era caduta addosso. Oggi vi arriva lâabbraccio della nostra comunitĂ . Un segnale di amicizia, spero che veramente presto potremo vederci assieme, quando lâincubo finirĂ e vedremo il futuroâ.
Tornando al presente di Codogno, il sindaco ha aggiunto: âOggi essere qua è un momento particolare, le sensazioni forti che abbiamo vissuto un anno fa sono presenti nel nostro cuore e nella nostra testa.
Questo è un luogo di memoria, il primo pensiero deve andare a chi non ce lâha fatta a vincere questa battaglia, alle famiglie che hanno sofferto, oggi siamo qua per dimostrare la voglia di una comunitĂ , di un territorio di andare avantiâ.
Vista la situazione epidemiologica che si sta delineando a livello nazionale, il Prefetto ha aggiunto: âCâè tanta voglia di ritorno alla normalitĂ , ma dobbiamo ancora prestare la massima prudenza, lo dobbiamo per tutti coloro che hanno perso la vita e per rispetto delle persone che ci circondano. Solo se ognuno di noi farĂ la sua parte potremmo uscirne vincitoriâ.