L’apertura dell’Adi Design Museum

Nella giornata di ieri è stato inaugurato l’ADI Design Museum alla presenza del sindaco Sala, del ministro della Cultura Dario Franceschini, del presidente ADI Luciano Galimberti, e del presidente di Fondazione ADI Umberto Cabini.

Il nuovo spazio, che si trova difronte al Cimitero Monumentale in piazza Compasso d’oro, è stato presentato come simbolo di speranza per la cultura del Made in Italy e per il rilancio del Paese e si presenta come una sintesi tra il passato rappresentato dagli oggetti nati dalla creatività italiana, dal 1954 a oggi, premiati con il compasso d’oro e il futuro grazie all’accesso semplificato con il biglietto di ingresso acquistabile solo tramite app.

“L’inaugurazione di oggi è un risultato importante per ADI e Fondazione ADI, credo non esista modo migliore per festeggiare i 20 anni della Fondazione che ricadono proprio quest’anno – ha commentato Cabini – Il nostro è un museo con responsabilità che vanno oltre i confini associativi e con un impegno verso la collettività, così come verso la comunità del Made in Italy. Si rivolge infatti al mondo dei progettisti e delle imprese che credono nella fatica e nel lavoro, che produce oggetti e risposte alle domande e ai bisogni, ma anche al mondo dei giovani, delle famiglie, delle scuole e università, dei turisti e degli appassionati”.

“Il nostro museo è un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni Pubbliche e privati – ha aggiunto Galimberti – che in un dialogo costruttivo e concreto, hanno saputo unire l’importanza della conservazione del patrimonio culturale con quella della sua valorizzazione e condivisione.
Un museo autogenerativo, che si rinnoverà costantemente, ma soprattutto che propone il superamento del percorso temporale lineare, affiancandolo a percorsi che pongono temi, storie, personalità, in una dialettica attorno alla contemporaneità”.

Il nuovo museo è nato dal recupero di un’area industriale degli anni ’30 che era stata occupata prima da un deposito dei tram ancora trainati da cavalli e poi da una centrale di distribuzione dell’energia elettrica per una superficie totale di 5.135 metri quadrati e ospiterà una collezione permanente e, nei prossimi mesi, anche mostre e laboratori temporanei.

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