Milano-Cortina, scoppia un nuovo caso: dubbi sulla Fondazione. Cosa succede ora

La Procura ha avanzato dei dubbi sulla legittimità costituzionale della Fondazione. Il governo si dice tranquillo e Salvini avvisa: “Non mettiamo a rischio i Giochi”.

Il cammino verso Milano-Cortina 2026 continua ad essere ricco di ostacoli. Le Olimpiadi sono ormai alle porte, ma le polemiche e le discussioni non mancano mai. L’ultima, come evidenziato da Il Giorno, riguarda il cosiddetto decreto salva Olimpiadi. Nel mirino della magistratura è finita la Fondazione dedicata proprio ai Giochi.

Una struttura delle prossime Olimpiadi
Milano-Cortina, scoppia un nuovo caso: dubbi sulla Fondazione. Cosa succede ora (Ansa) – milano.cityrumors.it

Il decreto, firmato dal governo Meloni nel 2024, prevede la Fondazione come ente di diritto privato per organizzare al meglio le Olimpiadi. Nulla di particolarmente strano se non fosse per il fatto che, secondo la magistratura, il movimento creato dall’esecutivo non rispetterebbe la legittimità costituzionale. Ossia non ci sarebbero quei contrappesi necessari per tutelare la pubblica amministrazione da scelte anti-economiche o da intese collusive volte ad alterare il mercato e la libera concorrenza. Tutte cose che hanno portato la Gip di Milano Patrizia Nobile ad avanzare una richiesta alla Consulta di valutare con attenzione le carte e poi prendere una decisione.

Milano-Cortina, la reazione del governo ai dubbi della magistratura

Per il momento siamo nel campo delle ipotesi. La Consulta deciderà se la Procura ha ragione oppure se i passaggi mossi dal governo per creare la Fondazione sono quelli giusti. Da Palazzo Chigi, comunque, spiegano di accogliere con serenità e piena fiducia il percorso avviato in attesa della sentenza della Corte Costituzionale. Più duro, invece, Matteo Salvini che ha chiesto di “non mettere a rischio i Giochi perché fino a marzo sono l’immagine dell’Italia. Poi una volta terminati, siamo pronti a ragionare su tutto. Ora non dobbiamo concentrarci su problemi o cavilli“.

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Il governatore del Veneto Luca Zaia ha lanciato un allarme da non sottovalutare: “Io ho la sensazione che non ne veniamo fuori se continuiamo con questi dibattiti“. Discorso diverso, invece, dalle opposizioni dove sono arrivate molte critiche nei confronti del governo. “Dopo le questioni sul Ponte sullo Stretto, la vicenda Almastri e i migranti in Albania, evidentemente questo esecutivo è in litigio perenne con le procedure“, ha attaccato la senatrice pentastellata Elena Sironi.

Zaia durante un incontro
Milano-Cortina, la reazione del governo ai dubbi della magistratura (Ansa) – milano-cityrumors.it

Ora, come detto in precedenza, si attende la decisione della Consulta. In caso di riconosciuta illegittimità, ci potrebbero essere delle frenate per quanto riguarda l’organizzazione di Milano-Cortina, ma i Giochi non sono a rischio. La speranza del governo è quella che si possa chiudere il tutto con un nulla di fatto per continuare sulla strada intrapresa ormai da diversi mesi.

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