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Nuova oasi verde in arrivo a Milano: come cambierà piazzale Axum

Tempo di extreme makeover a Milano, la città prosegue con le sue trasformazioni: alla scoperta dei cambiamenti previsti per Piazzale Axum.

Il piano di rigenerazione urbana di Milano prosegue senza sosta e tra le zone interessate troviamo anche Piazzale Axum, situato a San Siro, a sud rispetto lo Stadio Meazza. Qui, come in numerose altre zone di Milano, si sta portando avanti un piano di riqualificazione e modernizzazione. 

Come cambierà piazzale Axum (milano.cityrumors.it)

Entro il 2030 Palazzo Marino si è posto l’ambizioso obiettivo di riportare luce nelle zone dimenticate e di mettere al centro della città le periferie, così da non avere più zone di serie A e zone di serie B.

Girando per la città non è raro trovare cantieri e lavori in corso, infatti molti dei progetti di rigenerazione sono già in atto e proseguono parallelamente in più zone della città, così da coprire al meglio l’intero territorio.

Tutti i cambiamenti previsti per Piazzale Axum

Tra i progetti di riqualificazione di Milano c’è piazzale Axum, è prevista infatti una trasformazione radicale dell’intera pizza e delle aree che la circondano. L’obiettivo di Palazzo Marino è quello di renderle più vivibili, verdi e adatte alle esigenze delle comunità che vi gravitano intorno.

Così si trasforma la città di Milano (milano.cityrumros.it)

Come successo in precedenza con Via Verga, anche questa zona sarà interessata da un’ampia pedonalizzazione. Il lato ovest della piazza e la piccola via Val Poschiavina verranno infatti chiusi al traffico, trasformando la zona in un’area pedonale integrata con i giardini già esistenti, come il Giardino Herrera e il Giardino Marangoni.

La fusione tra i due spazi verdi andrà a creare un piccolo polmone urbano che sarà anche arricchito di nuovi alberi, panchine e attrezzature ludiche per i più piccoli, simili a quelle che si trovano in numerosi parchi della città. L’intervento complessivo prevede l’eliminazione di circa 50-55 posti auto, tuttavia si sta già pensando a delle alternative per gli abitanti della zona.

La volontà dietro la scelta di chiudere al traffico gran parte del parco è quella di creare un ambiente più accogliente e sicuro, in particolar modo per le famiglie e i bambini che frequentano le scuole della zona. È proprio la presenza di numerose scuole nell’area è uno degli elementi cardine del progetto, qui troviamo infatti tra la scuola d’infanzia Don Gnocchi, le primarie Don Gnocchi e Monte Baldo, la scuola secondaria di primo grado Negri, la Montessori e la Biblioteca Harar.

Per rendere ancora più tranquilla e sicura la zona, anche l’asse viario Harar-Rospigliosi, sarà interessato ad alcuni cambiamenti a livello di traffico. Questa diventerà una strada di quartiere, con riduzione del traffico automobilistico e l’inserimento di una pista ciclabile. Via Aldobrandini, vicino alla stazione della metropolitana M5 San Siro Ippodromo, diventerà anch’essa pedonale. La speranza è che simili interventi vedano presto il coinvolgimento anche di altre piazze del quartiere, come Segesta e Selinunte.

Emanuela Ceccarelli

Giornalista pubblicista per professione, backpacker per passione. Amo girare il mondo con un podcast crime in cuffia e qualche libro nello zaino.