L’esperto spiega perché per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti correnti: se dividi i soldi così vivi più sereno

La notizia lascia senza parole, ma per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti per tutti i vantaggi che ne derivano.

Molti pensano che avere il conto in comune sia la risposta a tante problematiche, ad esempio si potrebbe considerare come la mossa migliore per accumulare risparmio. Ma a quanto pare secondo degli esperti del settore non sarebbe così. Nello specifico, il protagonista in questione afferma che per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti correnti per vivere meglio, ecco perché. 

sfondo coppia e tondo con salvadanaio d'oro e monete euro e numero 4
L’esperto spiega perché per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti correnti: se dividi i soldi così vivi più sereno- CityrumorsMilano.it

A parlare è Steve Harvey, ponendo il discorso su quelle che si direbbero essere le priorità della coppia. Secondo questo personaggio famoso negli States, quello che ha dichiarato sarebbe il “miglior consiglio finora diffuso”, e non è una battuta da cabarettista.

Lo stesso che ha un patrimonio netto dichiarato di circa 200 milioni di dollari! Per cui ascoltarlo, non fa male.

Per questi è ben il 30% delle coppie a litigare per questioni economiche, e per quanto possa suscitare scalpore perché “l’amore supera tutto”, si dimostra in realtà un grosso problema. Ecco come secondo questi si dovrebbe gestire la questione. Si parla di 4 conti correnti per ogni coppia, ma non sono troppi?

Ecco perché per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti correnti

Secondo le stime e le analisi di Steve Harvey 4 conti correnti per ogni coppia non sarebbe affatto un errore, ma una gestione sana, equilibrata, pratica e veloce a risolvere qualsiasi problematica. Ecco come questi ha diviso spese e denaro secondo la logica che regge la sua gestione.

donna conta banconote euro
Ecco perché per ogni coppia ci vorrebbero 4 conti correnti- CityrumorsMilano.it

Secondo l’esperto, uno di questi conti dovrebbe essere in comune, ed è quello in cui figurano i due assegni della coppia. Si chiama conto congiunto e serve per pagare le spese di affitto o mutuo, bollette, spesa, i viveri e quei costi banalmente definiti “fissi”. Segue poi l’apertura di un secondo conto, quello chiamato di “risparmio”.

Molti non lo conoscono nemmeno, ma è la svolta nella gestione del denaro. Si tratta di quello in cui entrambi i partner decidono di aggiungere una “tantum” un quantitativo in dollari, e per cui servono due firme, proprio per spostare i soldi.

Infine, ci sono il terzo e il quarto conto, fondamentali a completare il quadro di gestione economica vincente per una famiglia che vuole accumulare risparmio.

Ognuno dovrebbe avere il “proprio conto bancario”, uno ciascuno appunto. Ognuno decide da solo quanto denaro investirci, un partner fa ciò che vuole, e anche l’altro, senza tener conto di nessuno. Una scelta libera. In questo modo, le spese per la casa sono a posto, ma anche quelle per mangiare, avere luce, gas, acqua e tutto quello che serve per sopravvivere.

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