Gli amanti del mondo di Harry Potter non possono perdersi una visita in una location a Milano che sembra uscita da Hogwarts, la scuola di magia dei popolari libri.
La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è uno dei luoghi più iconici del mondo creato da J. K. Rowling, il primo libro della saga risale al 1997 tuttavia le avventure di Harry Potter e i suoi amici continuano a conquistare grandi e piccini. Fan di tutto il mondo si recano ogni anno nelle location che hanno dato vita alle parole della Rowling, dal binario 9 e 3/4 presso la stazione King’s Cross di Londra fino al castello di Alnwick, situato nel Northumberland in Inghilterra.
Chi abita lontano dalle location utilizzate per i film o chi si trova impossibilitato a visitarle ama trovare dei ‘copioni’ in cui ritrovare, almeno un po’, l’atmosfera dei libri che hanno dato vita a una delle saghe più amate di sempre.
Uno di questi luoghi si trova a Milano ed’è la Biblioteca Nazionale Baidense, un vero e proprio paradiso per gli amanti della lettura grazie alla presenza di un milione e mezzo di volumi, sia antichi che moderni. La biblioteca gode di una straordinaria somiglianza con quella presente nella scuola di magia di Hogwort.
L’impatto visivo quando si entra nelle sale della biblioteca milanese è a dir poco stupefacente: ci sono enormi scaffali in legno intarsiato, il soffitto a volta, grandi lampadari di cristallo e meravigliosi dipinti.
La Congregazione di Stato per Lombardia acquisto la biblioteca del Conte Carlo Pertusati verso la metà del Settento. La struttura venne donato all’Arciduca Ferdinando, figlio dell’allora Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Fu proprio per volontà di quest’ultima che la biblioteca divenne pubblica, così da permettere ai cittadini di Milano di godere della ricchezza dei suoi volumi. Nel 1773 venne quindi acquistato il Palazzo del Colloggio gesuitico di Brera e lo destinò a sede della biblioteca, ufficialmente aperta nel 1786.
A oggi è la terza biblioteca in Italia per patrimonio libraio e oltre a vantare una straordinaria somiglianza con quella presente nei libri di Harry Potter ha un’altra particolarità. Non tutti sanno che la Braidense viene anche chiamata la biblioteca dei gatti, fino agli anni Quaranta del Novencento, infatti, il portone d’ingresso era dotato di una piccola entrata per i gatti, questi potevano trovare rifugio nelle sale e, al tempo stesso, stanare i topi che spesso rosicchiavano i libri.