Casa, in arrivo tanti e nuovi lavori. Ci saranno le spese collegate alla direttiva Case Green, una novità che non piace a molti.
Recentemente, è stato annunciato che siamo sempre più vicini all’approvazione definitiva dell’EPBD. Che è conosciuta anche come Direttiva per la Prestazione Energetica degli Edifici.
Questa direttiva, è parte integrante del pacchetto di riforme Fit for 55. Ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, e ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2.
Tuttavia, l’arrivo di questa nuova normativa, prevede un mare di cambiamenti, lavori, spese e controlli per le famiglie. Con particolare attenzione alle novità riguardanti la DCG, che potrebbero mettere molte famiglie in difficoltà finanziarie.
La nuova direttiva, chiamata in Italia “case green”, mira a intervenire sui circa 1,8 milioni di edifici residenziali classificati nella classe energetica G. I quali rappresentano il 15% degli edifici più energivori in Italia. Tra le principali novità introdotte dalla direttiva, c’è l’obbligo di riqualificazione energetica degli edifici. Con una serie di target da rispettare entro un tot di determinati anni.
Ad esempio, entro il 2030, gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E, mentre entro il 2033 dovranno raggiungere la classe energetica D. Questo implica una serie di interventi, come l’installazione di cappotti termici, nuove caldaie a condensazione e pannelli solari. Questo processo comporta inevitabilmente diverse spese aggiuntive per le famiglie.
Inoltre, la direttiva prevede l’obbligo di installare impianti fotovoltaici su tutti gli edifici di nuova costruzione a partire dal 2028. Mentre dal 2040 sarà vietata l’installazione di caldaie a gas. Queste disposizioni, da un lato favoriscono l’adozione di energie rinnovabili e l’efficienza energetica, e dall’altro comportano ulteriori costi per le famiglie che dovranno adeguare le proprie abitazioni alle nuove normative.
Un’altra importante novità riguarda il sistema di detrazioni fiscali per incentivare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Prevede una riforma del sistema attuale al fine di rendere più semplice e conveniente l’accesso alle detrazioni. Con l’obiettivo di favorire soprattutto le persone a basso reddito e i condomini con persone in condizione di povertà energetica.
Tuttavia, nonostante ci sono dei benefici a lungo termine che la direttiva potrebbe portare, ci sono anche delle criticità da considerare. Ad esempio, il costo iniziale degli interventi potrebbe essere un ostacolo per molte famiglie. Soprattutto in un momento di incertezza economica come quello attuale. Inoltre, la mancanza di sanzioni specifiche per chi non rispetta le disposizioni potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva.