Sanremo 2024, buona la prima per Amadeus che si conferma un perfetto padrone di casa: i voti della serata del 6 febbraio.
La prima serata di Sanremo 2024 va in scena sotto i migliori auspici. Anche stavolta Amadeus realizza ascolti invidiabili. Record di pubblico e interazioni social, il merito è di una manifestazione tradizionale, ma sempre e comunque fresca. Sebastiani si conferma un perfetto padrone di casa all’altezza della situazione.
Capace di stare al suo posto e prendere la scena quando serve, ma soprattutto lasciare il palco agli altri quando è il momento. Ottima la performance con Marco Mengoni. Leggermente impacciato nelle vesti di co-conduttore, ma la voce l’ha tenuta tutta per quando c’era bisogno di cantare: voto 6,5 per l’impegno.
Sebastiani, invece, si conferma un 8 pieno. Sia per consapevolezza che per capacità di riempire il palco in pochi gesti rassicuranti. Tra i cantanti svettano Mannoia, Ghali e Negramaro. Menzione speciale per Loredana Bertè e Clara. Le altre canzoni sono tutte potenziali hit in classifica, in particolare quella di Annalisa, ma serviranno più ascolti per metabolizzare tutto.
7 all’intero repertorio per omogeneità di generi e brani: anche stavolta Amadeus ha saputo mischiare le carte. Veniamo ai super ospiti: Ibrahimovic 7,5. Il ruolo di outsider gli riesce al meglio. Si diverte a rifare pause, silenzi e occhiate alla Celentano. Il carisma c’è, così come i centimetri. Non manca niente, compresa l’eleganza in abito da sera. Il siparietto con Sebastiani funziona.
Riempie il palco e ruba la scena esattamente come quando giocava. A questo punto diventa un papabile per Sanremo 2025. Anche se è già utopia, Amadeus approva. Fiorello è la scheggia impazzita della kermesse: spariglia le carte e si dimostra riferimento importante per Amadeus.
Il mantello dedicato alla Ferragni, con strigliata inclusa, vale la prima serata 8-. I bocciati sono La Sad che portano un bel messaggio sul palco, ma forse per l’emozione non riescono a incidere e Geolier che è sembrato a proprio agio ma non ai suoi soliti livelli. 5,5 con possibilità di rifarsi.
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Menzione a parte per Brignone che si guadagna un 6,5 per l’impegno e la disponibilità, ma è sembrata un pesce fuor d’acqua. Del resto quel palco gioca brutti scherzi a chiunque: Sanremo è Sanremo. Proprio per questo, menzione a parte per la mastodontica scenografia targata Castelli: 9 pieno, così come alla fanfara dei Carabinieri che ha mostrato quanto sia possibile rimettere al centro della scena musica e tradizione con un’apertura che è sembrata quasi una liturgia.