Gerry Scotti riprende a condurre “La ruota della fortuna” su Mediaset e racconta un suo rito scaramantico prima della diretta.
Gerry Scotti torna sugli schermi televisivi, dal 2 settembre sarà protagonista con le nuove puntate de “La ruota della fortuna” a Cologno Monzese. Una scelta che omaggia la figura storica della televisione, Mike Bongiorno, che vanta diverse ere a Mediaset. Soprattutto quando a capo della tv privata c’era Silvio Berlusconi.
Ora c’è suo figlio, ma la sostanza non cambia. Anzi, tutto resta uguale. Gli omaggi diventano tributi efficaci e quello a Mike Bongiorno non fa eccezione, proprio quest’anno che ricorrono i 100 anni dalla sua nascita. A girare la ruota, stavolta, c’è Gerry Scotti. Altro pilastro di Cologno Monzese che, dal Milionario in poi, anche prima, ha sempre tenuto compagnia agli italiani con successo.
Il suo segreto è mantenere sempre lo stesso aplomb e la stessa capacità di sorridere e sorprendersi: “Vengo da una famiglia che aveva un nonno contadino – racconta a Sorrisi e Canzoni – quindi so cosa significa faticare sul serio. Sono una persona privilegiata che è ben consapevole del fatto che la fatica vera sia un’altra, ma anche il mio lavoro richiede impegno e sacrificio”.
L’intervistatore, poi, gli chiede anche quale sia il suo segreto per mantenersi sempre sulla cresta dell’onda: “Conosco a menadito i miei collaboratori – dice – gioco anche a Scala 40 con loro e poi ho i miei riti scaramantici”. Uno in particolare riguarda il cibo: “Prima di ogni puntata – spiega Scotti – mangio i biscotti della signora Bea con il caffè”.
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Chi è la signora Bea? Un’ex dipendente di Mediaset che, fino a qualche anno fa, era addetta alle pulizie. Ora è in pensione e segue lo stesso i programmi di Gerry Scotti in studio come pubblico. Un modo per stare ancora in quello che la donna considera come una specie di suo habitat. Gerry Scotti, quindi, familiarizza davvero con i collaboratori. Fino a stringere dei rapporti quasi amicali. “La ruota della fortuna” gira, ma il presentatore si conferma un ottimo croupier e – a giudicare dalla signora Bea – anche un ottimo amico e “collaboratore”.