Gerry Scotti è stato eletto uomo più memato del 2023. La sua forte presenza sui social gli ha dato l’abbrivio per un’idea nuova.
Gerry Scotti ancora sulla cresta dell’onda. Non è merito soltanto del successo (più che meritato) a livello televisivo. Ormai è il re del quiz, ma anche sovrano dei meme. Sui social Virginio Scotti – detto Gerry – non ha rivali. Secondo il Memissima Festival è l’uomo più “memato” del 2023.
Tradotto per i non addetti ai lavori: la sua faccia è stata usata più spesso sui social per fare caricature. I più eclettici del Web hanno anche creato con l’Intelligenza Artificiale particolarissime trovate per mettere Gerry Scotti al centro di ogni esecuzione canora: Scotti che canta Eminem, Scotti che canta Lucariello, Scotti che canta Gabbani e i The Kolors.
Gerry Scotti meglio dei meme: l’ultima trovata del conduttore
Insomma, Scotti canta e ai follower non passa la voglia di seguirlo. Il diretto interessato, al contrario di ciò che poteva sembrare, non si è offeso. Anzi, ha creato un suo profilo social dove – con l’aiuto di esperti in comunicazione – mette in opera quello che i fans. Un atto di gratitudine e umorismo che piace a chiunque abbia seguito il conduttore televisivo fino a questo punto.
Una svolta che solletica la fantasia degli utenti, allora Scotti per Natale è voluto andare oltre. Il celebre conduttore ed ex speaker radiofonico ha fatto uscire un cd natalizio con i più grandi successi di Natale: 12 brani, non li canta lui, ma la sua voce riprodotta con l’Intelligenza Artificiale.
Leggi anche: Harry Potter parla milanese: sotto l’albero si riaccende la magia, tutte le iniziative dedicate
Natale con lo “zio” Gerry
Titolo dell’opera: Gerry Christmas. Una novità che, al momento dell’uscita, ha conquistato tutti. Chissà quanti compreranno quello che, a tutti gli effetti, è un cimelio. Proprio Scotti poco tempo fa ha pubblicato anche il suo ultimo libro, dal titolo: “Cosa vi siete persi”, che ripercorre gli oggetti più caratterizzanti della sua gioventù oggi caduti in disuso.
Un percorso tra storia e racconti di vita, dove un giorno potrebbe finire anche questa “esperienza” musicale. Stavolta Gerry non ci ha messo la voce, ci ha messo il cuore. E va bene così, almeno questo pensano i fan che già – in tempi di streaming e podcast – rispolverano lo stereo.
