Ultime date al Carroponte di una stagione estiva davvero ricca di eventi che questa sera fa da cornice al ritorno a Milano di Ermal Meta
“Ecco il mio grande successo…” dice scherzando Ermal Meta facendo vedere con orgoglio la foto della sua bambina nata due mesi fa. Una soddisfazione enorme quella dell’arrivo di Fortuna Marie, nata dalla compagna Chiara Sturdà.
Fortuna, un nome che vuole essere bene augurante e poco ambizioso. Così come umile è sempre stato lui, di fronte a palchi grandi e piccoli. E Buona Fortuna è un titolo azzeccato per il suo album, il quinto del suo catalogo, che sembra essere beneaugurante per la nuova famiglia che è nata.
Sorridente e disteso, forte di un tour che sta andando benissimo e che pochi giorni fa è culminato con una splendida serata alla Cavea della Musica dell’Auditorium di Roma, Ermal Meta si gode uno dei momenti più felici della sua vita che non è necessariamente legato a un successo o a un disco in classifica.
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Il suo ennesimo viaggio su e giù per l’Italia volge al termine in vista di un altro appuntamento molto atteso, quello in piazza a Conegliano – 27 settembre – per un concerto insieme all’Orchestra Sinfonica Naonis con la quale il cantautore di origine albanese proporrà una versione riarrangiata dei suoi successi più importanti.
Molto amato da un pubblico che con il tempo ha imparato a conoscerlo, per lo spessore dei suoi testi ma anche per la cura di alcune sue produzioni, Ermal Meta il 5 settembre scorso a Roma ha offerto un assaggio di ciò che ha in serbo per lo spettacolo del Carroponte.
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Una scaletta molto ampia e versatile, con la quale il cantante ha spaziato proponendo brani ancora poco conosciuti e alla loro prima esecuzione assoluta dal vivo, e classici di un repertorio già molto amato come La strada la decido io o D’alba al tramonto.
Un momento particolarmente significativo del concerto è stato il duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, ospite d’eccezione della serata che ha aggiunto ulteriore spessore a una scaletta di oltre due ore, molto intensa, eseguendo insieme a lui Una cosa più grande. Si tratta di una delle tante collaborazioni di Ermal Meta che nel corso degli anni ha messo in luce la sua capacità mettersi al servizio di altri grandi artisti con dedizione e generosità.
Un momento felice che culmina al termine di un periodo non altrettanto bello che lo ha visto prendersi una lunga pausa a causa di un problema di salute serio e fastidioso.
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“Per mesi ho sofferto di un angiodema da stress – spiega il cantautore – si tratta di un aumento della permeabilità dei piccoli vasi sanguigni della cute e delle mucose con conseguente fuoriuscita di liquido e rigonfiamenti. Non una bella cosa da vedere: sfoghi e gonfiori… sembravo un pallone. Tutto causato semplicemente dallo stress. La cosa ha avuto un pessimo effetto sul mio morale e più cercavo di darmi una mossa e di reagire e peggio stavo. I medici mi hanno consigliato di darmi una calmata. Così mi sono trasferito in Puglia e mi sono preso del tempo. Era necessario che mi calassi in una dimensione diversa. Ora a poco a poco va meglio…”
Il tutto in un’attività creativa che resta intensissima e che lo vede impegnato non solo come musicista ma anche come autore. Il suo Domani e per sempre, pubblicato nel 2022 per La Nave di Teseo, è davvero uno splendido romanzo.
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Che presto avrà un seguito… “Sono felice di avere scoperto questa estensione di me che si è rivelata quasi per caso, in piena pandemia. È stata una sorta di sfogo dettato dall’esigenza d tenere impegnata la testa in un momento in cui mi era insopportabile continuare a sentire il suono delle ambulanze. Il primo libro è andato bene, è stato tradotto, è piaciuto. Ne arriverà un altro…”
Il tour lo riporta sul palco, la dimensione che comunque gli mancava e gli piace di più… “Salire sul palco mi dà sempre la stessa emozione e agitazione ogni sera. Avere quella foga di esibirsi, quella forma di sana agitazione prima di un concerto credo che sia una cosa che mi serve. Ogni sera torna e mi piace”.
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Sensibilissimo a quelli che sono gli sforzi di così tanti giovani che cercano disperatamente di conquistare uno spazio di espressione artistica, Ermal Meta durante tutto il tour ha patrocinato l’iniziativa Palco aperto che concede il suo spazio ad artisti emergenti locali… “Credo sia giusto e normale. Normale per gli artisti incontrarsi e collaborare, normale fare spazio a chi pensi abbia delle cose da dire”.
Ermal Meta autore ma anche interprete. Nella scaletta del suo tour ormai alle battute conclusive non mancano due omaggi importanti: Mediterraneo, scritta da Pino Mango (Ermal suonerà a Lagonegro, poco lontano da dove il cantautore lucano è nato e ha lavorato fino alla sua scomparsa) e Caruso, un grandissimo classico di Lucio Dalla.
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Un successo forse tardivo ma molto meriato quello di Ermal Meta, 43 anni, albanese di Fier e ormai italiano di adozione. Cinque album in otto anni, una produzione intensa e prolifica considerando la difficoltà di questi ultimi anni nel trovare artisti impegnati e ricchi di idee proprie. Con il suo primo album, Umano (2016) Meta si è assicurato l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori vincendo il Premio della Critica al Festival di Sanremo 2017 per bissare l’anno dopo con il Leone per Non mi avete fatto niente.
La serata di oggi al Carroponte è una delle più attese per la rassegna estiva della struttura all’aperto di Sesto San Giovanni il cui calendario volge al termine. Di passaggio ancora domani il Fragili Tour de Il Tre e giovedì prossimo l’attesissimo concerto dei Fontaines DC.