Alfa Romeo Milano cambia nome. L’ultimo ritrovato della casa automobilistica diventa Junior: il motivo non è solo di marketing.
Alfa Romeo Milano cambia nome. L’ultima macchina della nota casa automobilistica s’impantana davanti alla denominazione, prima ancora di scendere in strada ha già il freno a mano tirato. Il problema è la scelta dell’identificativo: la macchina, un’ibrida tra SUV e fuoristrada con tutta la comodità di un’utilitaria, non si chiamerà più Milano ma Junior.
Ordini superiori. In molti hanno pensato che il Governo si sia intromesso su questa questione apparentemente di poca rilevanza, ma non è così. Le rimostranze alla base della mancata denominazione “meneghina” sorgono in base a un tipo di ordinanza che è in vigore a partire da gennaio 2024.
Ovvero che Milano è diventata un brand. Il nome della città non può essere usato da tutti, a livello commerciale. Sono finiti i tempi di “Macelleria Milano” et similia. Il motivo? La Giunta ha deciso questo mesi fa per evitare che a Milano vengano associati messaggi sbagliati, in molti pensano ad armi e tabacco, ma c’è un sistema più profondo.
Secondo i recenti criteri Milano, apposto davanti ai brand di varia natura, deve servire a veicolare in maniera positiva il nome della città. L’Alfa Romeo, in questo caso specifico, non ha violato l’immagine del Duomo. Gli organi preposti, però, non hanno visto di buon occhio la possibilità di chiamare Milano una macchina interamente progettata all’estero.
Il marchio, per intenderci, resta italiano. La produzione no. Quindi Milano, in parole povere, va lasciato fuori dai contesti. Tornando alla Legge, usare Milano come spunto per prodotti e non solo è ancora possibile: basterà presentare una modulistica adeguata e restare in attesa. Se l’approvazione arriva non c’è problema, ma la denominazione – da qualche mese – non è così scontata come un tempo.
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Ne prende atto Jean Philippe Imparato – Ceo di Alfa Romeo – il quale però ha trovato molto strano che le polemiche siano nate recentemente quando l’idea di chiamare la vettura in un determinato modo c’è da dicembre scorso. La casa automobilistica, comunque, stronca le polemiche sul nascere: “La protesta fa calare le vendite”. Quindi la nuova Alfa Romeo si chiamerà Junior, per schizzare via – a tutta velocità – dalle incomprensioni. Nella speranza di non essere fermati, ancora una volta, in rampa di lancio.