Tragedia a Cerro Maggiore, Patrizio Donati, stimato veterinario e allevatore, potrebbe essere morto nel giardino di casa a causa di un attacco da parte di due dei suoi alani
Tragedia a Cerro Maggiore, hinterland nord-ovest di Milano. Patrizio Donati, veterinario settantaduenne di grande esperienza, è stato trovato senza vita nel giardino della sua abitazione.
Il professionista, famosa per la sua attività di allevatore, potrebbe essere stato vittima di un attacco da parte di due dei suoi alani.
La dinamica dell’accaduto rimane ancora sotto indagine, e le prime ricostruzioni suggeriscono che le ferite riportate al cranio e al braccio possano essere compatibili con morsi di animale.
LEGGI ANCHE – Beppe Sala e lo strappo con il PD: “Sul terzo mandato il PD ha una posizione antistorica”
La prima ipotesi è che due dei suoi cani, in quel momento Donati era solo in casa, lo abbiano aggredito per qualche motivo. Quando il personale medico e le forze dell’ordine sono arrivati sul posto, allertati dalla moglie di Donati che ha trovato l’uomo a terra ferito, purtroppo non c’era più niente da fare.
A lanciare l’allarme è stata la moglie di Patrizio Donati, che lo ha trovato riverso nel prato antistante la loro abitazione al civico 65 di via San Clemente, a Cerro Maggiore. Il veterinario era ormai privo di vita, con gravi lesioni alla testa e al braccio.
LEGGI ANCHE – Proposta di matrimonio per Alessia Pifferi: il caso sconvolge l’opinione pubblica
Secondo i primi accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia di Legnano, l’episodio si sarebbe verificato intorno alle 15. Gli inquirenti ipotizzano che Donati possa essere stato attaccato da due dei suoi alani mentre si trovava nell’area dedicata agli animali, un ambiente che Patrizio curava personalmente con grande dedizione.
Le indagini preliminari suggeriscono che Donati potrebbe aver accusato un malore prima di essere eventualmente aggredito, ma non è escluso che la causa diretta della morte siano i traumi provocati dai morsi. Gli alani, noti per la loro mole maestosa ma anche per un temperamento piuttosto equilibrato, potrebbero aver reagito in modo inaspettato a una situazione di stress o paura. LEGGI ANCHE –
Due dei dodici cani presenti nell’allevamento sono stati presi in custodia dal personale dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) per essere sottoposti a osservazione.
Patrizio Donati era un’autentica figura di riferimento nel mondo della veterinaria e dell’allevamento. La sua struttura, denominata Baia Azzurra è considerata una delle più prestigiose in Italia per la selezione degli alani. Nel corso della sua carriera, Donati aveva ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per la qualità dei suoi esemplari, frutto di anni di esperienza e dedizione.
LEGGI ANCHE – Ramy, nessuna violazione nell’inseguimento | Le prime valutazioni della Procura
Il suo allevamento aveva vinto dal 2006 allo scorso anno 16 titoli Mondiali e 10 titoli mondiali giovanili con numerosi esemplari che aveva allevato e istruito personalmente. Oltre all’attività di allevatore, era conosciuto e apprezzato come veterinario, specializzato in malattie canine. La sua competenza e passione per gli animali erano note non solo a livello locale, ma anche nel panorama nazionale.
La procura di Busto Arsizio segue da vicino il caso, ma al momento non sembrano esserci certezze sulla dinamica dell’evento. Le autorità hanno disposto l’autopsia.
Parallelamente, gli esperti dell’Ats stanno monitorando i due cani coinvolti nell’indagine per valutarne il comportamento e comprendere eventuali cause scatenanti dell’ipotetica aggressione.