Beppe Sala critica il Pd sul tema del terzo mandato, chiedendo maggiore coerenza ma si apre un vero strappo politico il sindaco e il suo partito
Beppe Sala, sindaco di Milano, è nuovamente intervenuto sul dibattuto tema del terzo mandato, esprimendo forti critiche verso la posizione del Partito Democratico.
In occasione di un evento che si è tenuto ieri, Sala ha ribadito la sua disponibilità a parlare di un ulteriore rinnovo della massima carica di Palazzo Marino.
Quello tra Sala e il PD è una e propria lacerazione non esente da critiche: “Quella del Pd che dice no al terzo mandato mi pare una posizione antistorica ci sono le Primarie e il giudizio dei cittadini. E poi perché due mandati come limite nei Comuni, nelle Regioni, ma non in Parlamento o alle Europee? C’è gente che da trent’anni campeggia tra Camera e Senato”.
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Sala ha anche respinto le accuse secondo cui i sindaci o i presidenti di Regione potrebbero detenere troppo potere: “Non si capisce la vita che facciamo, non abbiamo tutto questo potere. Il nostro è un ruolo di sacrificio e di disponibilità”
Negli scorsi giorni Sala aveva già toccato il tema, citando la celebre saga di James Bond per esprimere il suo punto di vista. Mai dire mai aveva detto, riaprendo una discussione che per la verità à intensissima da settimane vista la posizione di Zaia e De Luca, governatori di Veneto e Campania che rispettivamente da destra e sinistra hanno scosso le loro alleanze.
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Ieri Sala ha ulteriormente tenuto il punto: “In Italia esistono già numerosi organi di controllo, dal Consiglio comunale alla Corte dei Conti, fino agli elettori, i quali rappresentano il vero arbitro della politica. Porrei dei limiti è anacronistico rispetto a quello che succede in tutta Europa”.
A margine dell’evento organizzato da Comunità Democratica sul tema “Creare legami, guarire la democrazia”, Sala , rieletto nel 2021 per il secondo mandato, ha ribadito la sua fiducia negli elettori: “C’è il potere del cittadino elettore di mandarci a casa sempre e comunque, al primo turno o al ballottaggio. Ma questo non vale per i parlamentari, che sono imposti dai partiti.
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Nonostante le difficoltà di rendere il terzo mandato una regola, Sala ha ribadito il suo impegno a portare avanti il dibattito: “Mi interessa molto sapere come la pensa il PD, il partito per cui voto e ho sempre votato, l’importanza del ruolo degli amministratori locali nella storia del partito è grande. Ed è da qui che bisogna partire.
Il sindaco ha poi concluso evidenziando un problema interno: “Non vorrei che gli amministratori locali fossero visti con fastidio dal PD. Questo sarebbe un errore”.
Le elezioni comunali per Palazzo Marino sono in programma non l’anno prossimo ma nel 2027. Il mandato del sindaco Giuseppe Sala eletto il 3-4 ottobre 2021 scadrà, nella primavera successiva. La finestra elettorale fissata dalla legge è dunque quella dal 15 aprile al 15 giugno del 2027.