Travolse e uccise da ubriaco un 15enne in bici: patteggiamento negato

Aveva travolto uccidendolo il 17 luglio scorso il 15enne, Valentino Colia, mentre era in bici a Milano. Arriva la decisione del Gip sulla richiesta di patteggiamento del pm sul guidatore che quella notte era senza patente e ubriaco

Per il 33enne Bogdan Pasca, imputato per l’omicidio stradale in cui perse la vita il 15enne Valentino Colia lo scorso 17 luglio nessuno sconto di pena. Arriva la decisione del Gip che respinge la richiesta di patteggiamento a 4 anni, che aveva avuto consenso favorevole dal pm della Procura di Milano.

15enne ucciso
Valentino Colia, 15enne ucciso in bici mentre stava attraversando sulle strisce pedonali a Milano. Nessun patteggiamento per il guidatore (ansa) milano.cityrumors.it

Il guidatore era a bordo di un furgone, ubriaco e senza patente valida, quando a Garbagnate Milanese, travolse la bici guidata dal 15enne Valentino Colia, che morì sul colpo. In sella con il giovane c’era anche un’amica, Ambra Lopez, coetanea di Valentino che dall’incidente rimase gravemente ferita ma fortunatamente si salvò.

Nessun patteggiamento

A rigettare la richiesta di patteggiamento del 33enne Bogdan Pasca è stato il gip Luca Milani ritenendo incongrua la pena proposta. Oltre al gip, al  patteggiamento si sono opposti anche la famiglia della vittima, seguiti dal legale Carlo Fontana.

incidente milano bicicletta
Valentino Colia, 15enne ucciso in bici mentre stava attraversando sulle strisce pedonali a Milano. Nessun patteggiamento per il guidatore (ansa) milano.cityrumors.it

Alla decisione del Gip, in Tribunale i parenti di Valentino Colia e gli amici e i compagni di scuola del 15enne erano presenti con indosso magliette raffiguranti il volto del giovane deceduto. Il patteggiamento richiesto dalla Procura di Milano era calcolato sulle attenuanti riconosciute all’imputato, come riporta Leggo: “il comportamento collaborativo tenuto dall’imputato nell’immediatezza dei fatti, per l’ampia ammissione delle proprie responsabilità, nonché per la sua scelta (nell’ambito del percorso di rielaborazione dei propria agìti) di essere preso in carico dal Servizio Dipendenze del carcere di San Vittore ai fini del superamento di ogni sua dipendenza”.

Al momento sia per la famiglia Colia che per la famiglia della ragazza che era in sella alla bici quella sera con l’amico, nessun risarcimento dall’assicurazione né dall’investitore è stato previsto. Quel che rimane è solo un suo telegramma in cui chiede scusa.

Bogdan Pasca, ubriaco e senza patente

Bogdan Pasca era stato già denunciato per guida senza patente e ubriaco. Prima di quella tragica sera, nel 2020 era stato fermato già in stato di ubriacatezza. Il giorno che investì i due 15enni, il 33enne era risultato positivo all’alcoltest. Aveva in corpo un livello alcolemico elevato, registrato tra 0,98 e 1,01. Era affidato in prova ai servizi sociali, dopo una condanna per furto, ricettazione e maltrattamenti in famiglia.

Inoltre, era alla guida del furgone della ditta per cui lavorava sprovvisto di patente valida e a una velocità di marcia di circa 80-85 chilometri orari, superando di oltre i 30 Km/h il limite di velocità stabilito in quel tratto di strada, ovvero 50 km/h.

LEGGI ANCHE: >>> Greta Rossetti, altro che Mirko Brunetti! Nuovo triangolo e il web impazzisce: le sue parole al Grande Fratello

LEGGI ANCHE: >>> Ghali e Fiorello: “Insieme abbiamo fatto le sporche”, frase ambigua a Sanremo. Al via i pettegolezzi, ma cosa significa davvero

La dinamica dell’incidente

L’intera drammatica sequenza dell’incidente mortale avvenuto in via Kennedy, a Garbagnate Milanese il 17 luglio del 2023 era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di un negozio adiacente l’attraversamento pedonale dove è stato investito Valentino Colia con l’amica, ambedue in sella alla bici del giovane.

Quella sera Valentino Colia, era in compagnia di una sua coetanea e in sella alla bicicletta, stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali quando sono stati falciati dal mezzo. Dopo aver trascorso la serata in compagnia degli amici di sempre nella piazzetta del quartiere Siolo, avevano deciso di fare rientro insieme a casa. Ma quella sera il 15enne non è mai giunto a destinazione, lasciando nello sgomento e nel dolore più indicibile la sua amata famiglia.

Impostazioni privacy