Ancora un tragico incidente nelle acque della Lombardia che registrano una nuova vittima, si tratta di Simone Fabrizio Brusoni, 38 anni, scomparso domenica dopo essere entrato nel laghetto per un bagno. Il suo corpo è stato rinvenuto all’alba…
Giornate tragiche sotto l’aspetto del bilancio che riguarda i bagni fuori stagione, motivati dal caldo soffocante di quest’ultimo week-end. Dopo le notizie di alcune vittime non solo a Milano ma anche nelle altre provincie della Lombardia, c’è la conferma di una nuova vittima, proprio in città .
Simone Fabrizio Brusoni, un uomo di 38 anni, è morto annegato dopo essersi tuffato nel laghetto del Parco delle Cave. L’ipotesi più accreditata è quella di una congestione dovuta allo sbalzo termico. Aperto un fascicolo di inchiesta, ma senza nessun indagato.
Erano circa le 15.30 di domenica scorsa quando Simone Fabrizio Brusoni, al Parco delle Cave insieme ad alcuni amici, decide di allontanarsi dal gruppo  per fare un bagno nel laghetto. La conferma sarebbe arrivata direttamente dal padre in alcune testimonianze ufficiali. Quando non ha fatto rientro è stato sempre il padre a lanciare l’allarme, sporgendo denuncia martedì sera alla Polizia, perché il figlio non era ancora rientrato a casa.
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All’alba di oggi il trafico rinvenimento: un pescatore, intorno alle 5.50, ha avvistato un corpo fluttuare nel lago – la sponda indicata coincideva con la zona di via Cancano – e ha subito allertato i soccorsi.
Sul posto si sono portati i vigili del fuoco del nucleo SAF (Soccorso Alpino Fluviale), che hanno recuperato la salma e l’hanno consegnata alla polizia scientifica. Presente anche il medico legale per eseguire una prima ispezione sul corpo di Brusoni, che indossava ancora il costume da bagno con il quale si era tuffato.
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Da una prima analisi sul corpo non sarebbero state rilevate lesioni o segni di violenza. Una prima evidenza che ha orientato le indagini verso le cause naturali: in particolare, una possibile congestione dovuta al forte sbalzo termico dell’acqua, molto fresca, rispetto alla temperatura estiva registrata quel giorno.
L’acqua del laghetto, molto fredda anche in piena estate, può provocare una congestione improvvisa nei nuotatori, soprattutto quando si passa da temperature esterne elevate a un’acqua fredda (intorno a 8–10 °C a anche in superficie. Soprattutto se si è a stomaco pieno.
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I nuotatori esperti sconsigliano di avventurarsi nei laghetti o nelle rogge nuotando in acqua povera di sali minerali e fangosa, con un fondale non stabile. La bassa densità dell’acqua rende più difficile il galleggiamento e aumenta le probabilità di un possibile malore. D’altronde on passato nel medesimo specchio d’acqua si sono già verificati incidenti analoghi, come nel luglio 2023 e nel giugno 2022, purtroppo sempre con delle vittime.
La Procura ha aperto un fascicolo privo al momento di indagati: un atto dovuto per consentire l’autopsia, fondamentale a chiarire le cause esatte della morte. La polizia sta ascoltando gli amici presenti quel pomeriggio: dovranno spiegare perché non hanno dato immediatamente l’allarme e se si sono accorti o meno dell’allontanamento.
Situato nella zona ovest di Milano, tra Baggio e Quarto Romano, il Parco delle Cave è un’oasi urbana di circa 135 ettari, con laghetti artificiali, boschi, aree agricole e stili di fruizione naturale.
Un dramma che rilancia l’importanza di una maggiore consapevolezza circa i rischi del nuoto in acque libere soprattutto se non vigilate. Contestualmente oggi si sono svolti a Cassano d’Adda i funerali di Serghei Fortuna, il ragazzo di 17 anni tragicamente deceduto dopo essere annegato nel fiume Adda qualche giorno fa. La cerimonia, carica di commozione e raccoglimento, si è tenuta al cimitero del paese alla presenza della famiglia, degli amici più stretti e di compagni di scuola.