La proiezione della Prima alla Scala è stata bruscamente fermata al secondo atto nel carcere di San Vittore ieri sera quando un detenuto ha tentato di togliersi la vita in cella. L’uomo è morto oggi pomeriggio. L’annuncio del direttore Giacinto Siciliano: “gravissima improvvisa emergenza sanitaria”.
Un detenuto del carcere milanese di San Vittore si è suicidato. Nella serata di ieri, giovedì 7 dicembre, durante la trasmissione in diretta dell’opera alla Scala di Milano aveva tentato di togliersi la vita, per questo il direttore del carcere, Giacinto Siciliano, aveva deciso di interrompere la tradizionale proiezione della Prima della Scala che ogni anno viene trasmessa anche all’interno della casa circondariale. Oggi l’annuncio del decesso.
L’uomo è morto dopo diverse ore dal ricovero in ospedale. La vittima era di origine straniera ed era stato portato nel penitenziario milanese solo il giorno prima, ovvero mercoledì 6 dicembre accusato del reato di furto. Dopo il gravoso fatto il detenuto è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso in codice rosso, perdendo la vita a distanza di ore dal ricovero d’urgenza.
Detenuto suicida in cella
Da ieri sera, giovedì 7 dicembre, quando si è impiccato in cella, le condizioni di salute del detenuto risultavano critiche. Sul caso sta indagando la magistratura milanese. Il fatto è avvenuto nel carcere di San Vittore ieri sera mentre il secondo atto della Prima della Scala stava per volgere al termine.
Tra gli applausi del pubblico e dei detenuti, un nordafricano di 45 anni nella sua cella al quinto raggio si è impiccato e ha perso la vita a distanza di ore dal ricovero in ospedale. L’uomo era stato arrestato due giorni fa per furto. Disperati i tentativi di salvarlo. Dopo oltre 45 minuti di massaggio cardiaco il detenuto è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni.
Dramma carceri in Italia
Il tragico episodio, purtroppo, descrive in modo chiaro e semplificativo la realtà di disperazione in cui molti detenuti si trovano a dover convivere nelle carceri italiane che, nonostante l’impegno del personale e degli operatori dei penitenziari, sconta un disagio legato, in prima istanza al sovraffollamento. Sono oltre 5mila i detenuti in più che affollano le prigioni solo negli ultimi 5 mesi.
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L’annuncio del direttore di San Vittore
Ancor prima di trasmettere l’opera, ieri sera il direttore del carcere di San Vittore, Giacinto Siciliano, nel momento di saluto ai detenuti aveva approfittato per sottolineare la difficile situazione delle carceri, specificando, come oggi riporta anche il Corriere della Sera: “Le carceri sono sovraffollate, con una popolazione in continuo aumento e proveniente da contesti sociali di emarginazione e solitudine”. Poco dopo l’inizio della trasmissione, l’annuncio del direttore: “Per una gravissima improvvisa emergenza sanitaria ritengo che sia opportuno interrompere questa serata. Scusate, purtroppo il carcere è anche questo”. Con queste parole la “Prima diffusa” della Scala, è stata bruscamente interrotta.
Suicidi in carcere nel 2023
Un numero spaventoso a livello nazionale in costante crescita. I suicidi in carcere nel 2023 in Italia hanno sfondato il tetto delle cinquanta vittime. In tutto il 2022 erano stati 84. I numeri sono tenuti costantemente sotto controllo dall’Osservatorio sulle condizioni dei detenuti di Antigone. Il Garante dei detenuti ha più volte sottolineato come il tasso dei suicidi in cella è 18 volte superiore a quello della vita quotidiana fuori dai penitenziari. La media terribile sarebbe quella di un suicidio ogni 5 giorni.