Si è spento improvvisamente questa mattina Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, aveva 60 anni, lo ha stroncato un attacco cardiaco dopo una lunga lotta contro una grave forma di leucemia
È scomparso Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano dal 2019. Aveva 60 anni. Il primo cittadino rozzanese è morto in mattinata, stroncato da un attacco cardiaco probabilmente riconducibile a un quadro clinico complicato da una grave forma di leucemia e aggravato da un delicato intervento chirurgico.
La notizia della morte di Gianni Ferretti, diffusa dal comune di Rozzano attraverso i propri canali social, ha suscitato profondo cordoglio nella comunità locale e tra i colleghi amministratori.
Rozzano, la morte di Gianni Ferretti
Ferretti non stava bene da tempo. La diagnosi di una grave forma di leucemia lo aveva colto qualche tempo fa, e il sindaco aveva dato battaglia alla malattia, non riducendo mai i suoi impegni e accettando anche la sfida di un secondo mandato nonostante la prospettiva di terapie invasive e di un delicato intervento chirurgico cui si era sottoposto non molto tempo fa.
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Fatale questa mattina un attacco cardiaco purtroppo molto grave. Ferretti lascia la moglie Cristina e i due figli, Edoardo e Mattia, che da qualche tempo lo aveva seguito nelle sue esperienze politiche, eletto in consiglio comunale.
Gianni Ferretti, imprenditore e politico
Nato nel 1963, Gianni Ferretti aveva iniziato la sua carriera come imprenditore. Nel 1985, a soli 24 anni, aveva fondato la Ferretti Limousine, un’azienda di noleggio con conducente che conta oggi oltre una decina di autisti. Il suo spirito imprenditoriale e la dedizione alla comunità lo avevano portato ad avvicinarsi alla politica locale, sino a diventare sindaco di Rozzano nel 2019. In quell’anno, vinse al ballottaggio contro la candidata del centrosinistra, Barbara Agogliati.
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Un’esperienza che gli elettori avevano giudicato molto positivamente riconfermandogli fiducia anche la scorsa primavera, in una tornata elettorale che lo aveva visto vincere con 64.4% dei voti, superando Giuseppe Maria Foglia, esponente del centrosinistra.
Fedele a Rozzano
Gianni Ferretti era conosciuto per il suo impegno a difesa della reputazione di Rozzano e per le numerose iniziative intraprese a favore della sua città cui era profondamente legato. Uno degli ultimi gesti pubblici del sindaco era stata una lettera aperta a sostegno della sua comunità, oggetto di attenzione mediatica dopo che il rapper Fedez aveva menzionato Rozzano in un contesto negativo durante una lite con Cristiano Iovino. Fedez aveva minacciato il rivale dicendo… “sono di Rozzano”
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Una fase che riportata sui giornali aveva costretto Ferretti a prendere una posizione molto rigida… “Cosa vuole dire sono di Rozzano – aveva detto il sindaco – anche io sono di Rozzano, una città ricca di persone oneste e rispettose delle regole. Una metà delle famiglie di Rozzano vive nel quartiere popolare Aler, che non è un ghetto, ma una comunità basata su valori di condivisione, umanità, rispetto e solidarietà” aveva scritto il sindaco, rimarcando come questi aspetti positivi siano spesso trascurati dai media.
“Stanchi di luoghi comuni”
“Credo che gli abitanti di Rozzano non abbiano alcun piacere di essere considerati promozione personale per gente che qui nemmeno ci vive e si fa bella di vita di lusso e grandi macchine senza nemmeno passare dalla nostra realtà…”
Una levata di scudi che aveva raccolto un’adesione entusiastica da parte della gente del suo comune che pubblicamente, in particolare sui social, aveva preso le parti del sindaco che si era detto “stanco di luoghi comuni da videoclip e meme sui social…”
Il caso Mastropasqua
Solo pochi giorni dopo, Gianni Ferretti aveva espresso pubblicamente la sua soddisfazione per l’arresto di Daniele Rezza, colpevole dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua, un giovane residente di Rozzano assassinato per una banale lite. Il sindaco aveva chiesto giustizia per Manuel, annunciando anche il lutto cittadino in occasione del funerale del giovane. Ferretti aveva lodato le forze dell’ordine per il rapido intervento e le indagini condotte con successo, ringraziandole a nome di tutta la cittadinanza.
Lo stadio dell’Inter
Ferretti era una delle voci più autorevoli nel corso della lunga discussione che aveva messo al centro dell’attenzione Rozzano sulla realizzazion del nuovo stadio dell’Inter che aveva individuato proprio nei terreni del comune alle porte di Milano una potenziale opportunità per la realizzazione del suo nuovo impianto. Ferretti aveva definito ‘interessante’ la prospettiva di un progetto che potesse essere di riqualificazione per tutto il territorio comunale, mettendo a disposizione i tecnici e i funzionati del comune per uno studio di fattibilità dell’impresa.
Il cordoglio di amici e colleghi
Ferretti era presente ai funerali che si erano tenuti in estate di Ermanno Zacchetti, primo sindaco di Cernusco sul Naviglio, anche lui malato da tempo. I due, di opposte idee politiche, si stimavano ed erano considerati tra i migliori nel loro ruolo, in grado di puntare a risultati politici molto più rilevanti. Prima della malattia di Ferretti si parlava come di un possibile candidato in Provincia.
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Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di personalità istituzionali e colleghi politici. Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, ha ricordato il sindaco con affetto: “Gianni, che brutto scherzo che ci hai fatto… eri sempre sul pezzo, attento a ogni cosa, con quella tua grande onestà intellettuale”.
Tanti messaggi affettuosi
Messaggi sono arrivati da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano e da diversi altri sindaci di comuni limitrofi e di diverso colore politico come Giuseppe Morandi di Trezzano sul Naviglio e Marco Ballarini di Corbetta. Al cordoglio si sono uniti anche i comuni di Assago, Corsico, Casarile, Locate Triulzi, Opera e San Donato Milanese, a testimonianza dell’impatto positivo che Ferretti aveva lasciato non solo nella sua città, ma anche nelle comunità vicine.