Rozzano, colpito con un machete per strada: in manette vittima e aggressore. Cos’è successo

L’aggressione è avvenuta domenica pomeriggio a Rozzano. A finire in manette sia la vittima che il colpevole: qual è il motivo

Domenica 14 luglio, nel pomeriggio, a Rozzano un uomo di 24 anni di origine marocchina ha brutalmente ferito un connazionale 21enne con un machete dalla lama di 35 centimetri. Tutto è accaduto in pieno giorno e nel mezzo della strada: immediato l’intervento dei Carabinieri.

Preso a colpi di machete
Preso a colpi di machete: finito anche lui in manette (milano.cityrumors.it / ansafoto)

All’arrivo dei Carabinieri, che passando in via delle Peonie hanno visto tutto quello che stava accadendo, il 24enne è stato immediatamente bloccato. Dopo qualche secondo, quindi, sono scattate le manette ma queste non si sono aperte solo per l’aggressore, ma anche per la vittima: ecco perché.

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Due arresti, colpevole e vittima

Non appena il 24enne ha visto che i Carabinieri si avvicinavano a lui, ha lasciato cadere il machete a terra ed ha tentato la fuga. Niente da fare, però, perché gli agenti l’hanno immobilizzato poco distante dal luogo dell’aggressione. Nel frattempo ha provato a fuggire anche il 21enne vittima dei colpi di machete e questo ha destato dei sospetti negli agenti.

Preso a colpi di machete
Preso a colpi di machete: finito anche lui in manette (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Sia l’aggressore che la vittima sono quindi finiti in manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il 24enne, però, dovrà rispondere anche dell’accusa di lesioni. Nel frattempo, il 21enne è stato portato all’Humanitas di Rozzano e da qui è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni. A causa dei colpi di machete ha riportato due ferite al fianco sinistro, due ferite al fianco destro e una alla scapola.

Cosa rischiano

In Italia, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, si rischia una pena che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 5 anni di reclusione. Per l’aggressore, poi, a questa accusa si aggiunge anche quella di lesioni, che invece viene punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni: i due, quindi, se le accuse venissero confermate, rischierebbero il carcere anche per molto tempo.

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