Rogoredo, arrestati giovani ladri: hanno massacrato di botte un ragazzino sul treno per 5 euro e cellulare

Pugni, schiaffi e calci per 5 euro e il pin di un cellulare. La violenza di 4 ladri, tutti giovanissimi, nei confronti di un ragazzino è avvenuta venerdì scorso su un convoglio Trenord partito da Milano

L’aggressione cruenta e la rapina è avvenuta nella serata di venerdì 19 gennaio in un treno Trenord partito dalla stazione centrale di Milano e diretto a Pavia. All’altezza di Rogoredo 4 giovani ladri, tutti cittadini stranieri, hanno preso di mira un ragazzino seduto da solo sul convoglio.

Milano picchiato
Milano, 4 giovani ladri stranieri picchiano a sangue un ragazzino su un treno per rubargli 5 euro e il cellulare (ansa) milano.cityrumors.it

Senza preavviso, si sono avvicinati e hanno iniziato a malmenarlo con pugni e calci. Poi le minacce e la rapina. La banda di ladri, quattro ragazzini tra i 17 e i 19 anni, sono stati arrestati dalla polfer che è intervenuta subito dopo il gravoso fatto.

Picchiato per 5 euro e il pin del cellulare

Tutto è successo tra le stazioni di Bovisa e Rogoredo. I quattro aggressori, 3 egiziani tra i 18 e i 19 anni e un tunisino di 17 anni, si sono avvicinati al ragazzino seduto in disparte sul convoglio diretto a Pavia chiedendogli dei soldi. Ma non si sono fermati qui perché i 4 gli hanno rubato il telefono e 5 euro.

milano picchiano ragazzino
Milano, 4 giovani ladri stranieri picchiano a sangue un ragazzino su un treno per rubargli 5 euro e il cellulare (ansa) milano.cityrumors.it

Non contenti, poco dopo quegli stessi ragazzini hanno pestato a sangue la giovane vittima usando su di lui anche uno spray al peperoncino. Tutto per farsi consegnare il codice di sblocco del cellulare che gli avevano appena rubato, oltre al borsello che il ragazzino aveva con lui, dentro il quale c’erano 75 euro. 

La richiesta d’aiuto

Il ragazzino, tramortito dalle botte ricevute e con gli occhi arrossati dallo spray urticante spruzzatogli contro dalla banda di ladri ha chiesto aiuto rivolgendosi al capotreno. Spiegato ciò che gli era appena capitato, il capotreno ha immediatamente allertato la  Polfer.

Polizia Milano
Milano, 4 giovani ladri stranieri picchiano a sangue un ragazzino su un treno per rubargli 5 euro e il cellulare (ansa) milano.cityrumors.it

Gli uomini della polizia ferroviaria sono saliti a bordo nella stazione di Rogoredo fermando gli autori della rapina e dell’aggressione. Del gruppo, i tre cittadini egiziani maggiorenni sono stati arrestati per il reato di rapina pluriaggravata in concorso, mentre il minorenne tunisino è stato accompagnato presso l’istituto Penale per Minorenni Beccaria di Milano, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

LEGGI ANCHE: >>> Alessia Pifferi “manipolata”da due psicologhe di San Vittore. Indagate per favoreggiamento e falso

LEGGI ANCHE: >>> Enrico, il camperista per vocazione che vive nei parcheggi di Milano: alla scoperta di “Sexy Camper”

L’indice della criminalità a Milano

Come riportano i dati del Censis sulla sicurezza a Milano, la città meneghina per il secondo anno di seguito, è sul podio della classifica stilata dal Sole 24 ore sull’Indice della criminalità nelle province italiane con ben 6.991 reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2023, in aumento rispetto all’anno precedente.

Crescono del 3,5% anche le denunce nei primi sei mesi dello scorso anno 2023 rispetto all’anno ancora precedente (2022). Mentre, per ciò che riguarda le violenze sessuali in città, nel 2023 sono state 587, l’anno precedente 477;. In aumento, poi, anche le rapine con 4.123 furti.

Di questi, quasi la metà, 2.713, avvenuti in strade pubbliche. In riferimento al 2022, invece, il dato registrava 3.346 (di cui 2.160 in strada). Infine, i danneggiamenti sono passati dai 27.710 del 2022 a 29.720 del 2023 e le percosse sono passate da 1.165 a 1229 in un anno. Il sindaco Beppe Sala, ha dichiarato in merito alla questione sulla criminalità nel capoluogo lombardo: “Non è vero che Milano sia la città più pericolosa che c’è in Italia ma non è nemmeno vero che non ci sia il problema”.

Impostazioni privacy