Roberta Guaineri, i funerali a Sant’Ambrogio: l’ultimo saluto della città

Si svolgeranno in forma solenne i funerali di Roberta Guaineri, l’ex assessore del comune di Milano scomparsa improvvisamente domenica scorsa

Ha destato profonda commozione la notizia della scomparsa di Roberta Guaineri, l’assessore comunale di Milano allo Sport e al Turismo scomparsa a 57 anni domenica scorsa dopo un improvviso malore.

Roberta Guaineri
Roberta Guaineri con la pettorina della Stramilano patrocinata dal comitato olimpico – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Avvocato, appassionata di sport, l’ex assessore sarà salutata dagli amici, dai collaboratori e dai colleghi in modo solenne presso la Basilica milanese di Sant’Ambrogio venerdì mattina alle 11.

Roberta Guaineri, i funerali

Ci si attende molta, moltissima gente. Roberta Guaineri, per anni segretaria del circolo del PD di Porta Genova era molto nota non solo per la sua attività professionale e politica quanto piuttosto per quella sportiva. Era sempre tra le partenti qualsiasi fosse l’occasione: una mezza maratona, una corsa non competitiva, anche solo una corsa in bici. Lei in realtà aveva molto allenamento alle spalle e nonostante negli ultimi tempi una grave malattia l’avesse messa in grande difficoltà, non aveva mai rinunciato. Atteggiamento da amatore, da podista dilettante. Ma teneva ai suoi tempi e alla sua forma fisica. Conosceva le sue prestazioni al dettaglio ed era fortemente competitiva, quanto meno con se stessa.

I funerali a Sant’Ambrogio saranno l’ultimo saluto di una città alla quale l’assessore Guaineri ha dedicato cinque anni molto intensi che sono coincisi con una delle soddisfazioni più importanti conquistate dalla città: i cinque cerchi olimpici dei giochi invernali che vedranno Milano al centro della scena insieme a Cortina tra poco meno di due anni.

Le ultime ore

Non stava bene da qualche tempo Roberta. Nelle ultime settimane aveva avvertito delle sue condizioni di salute precarie gli amici e i colleghi più stretti. Era andata anche a trovare Beppe Sala, il sindaco, che aveva appreso delle sue condizioni di salute con preoccupazione: “Sapevo che c’erano dei problemi, me lo aveva confidato. Ma la vedevo serena, sorridente, battagliera come sempre. Una donna profondamente ottimista…”

Roberta Guaineri
Roberta Guaineri in occasione della’apertura della Mostra ‘Coppi 100 il campionissimo’ – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Forse anche per questo alcuni giorni fa approfittando delle pessime condizioni atmosferiche di Milano, Roberta Guaineri si era rifugiata a Carloforte, in Sardegna, il buen retiro che amava più di ogni altro per qualche giorno di riposo dove aveva comunque proseguito la sua agenda professionale tra telefonate e call.

Domenica evidentemente le sue condizioni sono precipitate. E Roberta si è convinta a tornare a Milano per affidarsi ai medici che l’avevano in cura da tempo. Non ha nemmeno fatto in tempo a raggiungere il volo che da Cagliari avrebbe dovuto trasferirla a Linate. Trasferita in ospedale è morta poco dopo il ricovero.

L’ultimo saluto

La notizia ha rapidamente fatto il giro degli uffici istituzionali milanesi, molti dei quali avevano con lei un rapporto diretto fin da quando – nel 2016 – aveva assunto la delega comunale allo sport e al turismo. Anni di intensissima attività. Grande apprezzamento per il suo lavoro e rammarico per la sua scomparsa sono stati espressi anche dalle società sportive milanesi – Milan e Inter in testa – che sicuramente invieranno una propria delegazione ai funerali in Sant’Ambrogio. Ma il tessuto sportivo di Milano e dunque Olimpia, Milano Powervolley, ma anche Canottieri, CUS, il mondo del rugby e quello di pattinaggio e sport del ghiaccio, avrà modo di essere significativamente presente in basilica.

Dove non mancherà nemmeno una rappresentanza del CONI, visto il lavoro congiunto che Roberta Guaineri aveva coordinato insieme al comitato nazionale per spingere la candidatura di Milano e Cortina.

Le immagini del 24 giugno 2019 girate al CIO di Losanna al momento dell’annuncio ufficiale la vedono esultare a poca distanza dal presidente Giovanni Malagò e dall’allora ministro dello sport Andrea Abodi. Le sue prime parole furono… “Ce l’abbiamo fatta…!” urlate in modo quasi liberatorio con un moto di commozione.

In queste ore è arrivato anche un bel messaggio di Giovanni Malagò: “Le Olimpiadi non saranno le stesse senza di lei. Sicuramente penseremo a qualcosa per ricordarla e qualsiasi cosa faremo non sarà abbastanza rispetto a quello che è stato il suo contributo. Roberta è stata davvero fondamentale con il suo entusiasmo contagioso e la sua capacità di collaborare sempre e comunque, a tutti i livelli”.

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