Caso addio Freudenberg, si accende una speranza per i 42 lavoratori

Da settimane si sta lavorando per cercare di evitare il “trasloco” dall’Italia della famosa azienda e di evitare licenziamenti di massa

Una svolta inattesa. E una speranza che, allo stato delle cose, sembrava impossibile potesse arrivare e soprattutto accendersi. Quando c’è di mezzo il lavoro non si scherza anche perché ci sono persone e soprattutto famiglie dietro a chi va a lavorare in una determinata azienda. E quella di cui si parla è famosissima in tutto il mondo. E c’è il rischio che vada via dall’Italia e chiusa tutto, mandando a casa ben 42 persone. Una follia.

Un presidio di lavoratori davanti alla Regione Lombardia
Caso addio Freudenberg, si accende una speranza per i 42 lavoratori (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

E’ il caso della potente Freudenberg, un’azienda che conoscono pochi ma che è famosissima ed ha radici forti in Europa e anche in Italia, in Lombardia per la precisione a Rho. E l’azienda in questione, tanto per far capire di cosa si tratta, è quella che ha assorbito e produce tra le altre cose che fa, il notissimo Mocio Vileda più tante altre cose legate a questo strumento in particolare.

E a Rho, che è praticamente Milano, essendo diventato un polo industriale di grandissimo spessore e valore, c’è questa azienda che ha ben 42 persone che ci lavorano da anni, ma da qualche tempo sono in grande apprensione perché la multinazionale tedesca ha deciso di cambiare aria e soprattutto nazione, infischiandosene delle persone che lavorano lì da tantissimi anni.

C’è un imprenditore che vuole rilevare l’attività

Da tempo si sa che la forte e famosa multinazionale tedesca ha confermato la sua intenzione di chiudere i battenti e licenziare tutti i lavoratori, per spostare la produzione in paesi meno complicati e più economici, la scusa, ovvero in Slovacchia e anche negli Stati Uniti, in questo modo, la spiegazione della dirigenza, da evitare i pesanti dazi imposti da Trump.

Ma nelle ultime settimana ci sono stati tanti incontri tra l’azienda intenzionata a delocalizzare e i sindacati che invece chiedono di mantenere i posti di lavoro in Italia. Un confronto che è rimasto fermo, almeno fino a ieri sera 2 dicembre dove, fanno sapere i rappresentanti sindacali con un pizzico di soddisfazione, che potrebbe essersi mosso qualche cosa di significativo in modo da tutelare 42 dipendenti dello stabilimento di Mazzo di Rho che rischiano di perdere il lavoro.

Un momento dove si vede l'interno di un'azienda di Rho
C’è un imprenditore che vuole rilevare l’attività (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Durante il confronto avvenuto nella sede di Regione Lombardia tra gli Assessorati Regionali, tra cui l’Assessore al Lavoro Simona Tironi, il Gruppo Freudenberg e le Rappresentanze dei Lavoratori, è emerso l’interessamento di un imprenditore al potenziale acquisto e subentro nell’attività.

 

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